E' ricominciato il nuovo anno scolastico e non sono mancate le prime possibili novità. La scuola di Inveruno rischia di perdere la propria autonomia: insieme con Castano?
La scuola è iniziata ormai da alcuni giorni e a Inveruno, all’Istituto comprensivo ‘Don Bosco’, l’anno si è aperto con una brutta notizia: la mancanza di un dirigente per via della scarsità di alunni previsti dalle nuove disposizioni di legge, con conseguente perdita dell’autonomia scolastica. La nuova normativa parla chiaro: per godere di quest’ultima, gli istituti devono raggiungere i 600 studenti, requisito, purtroppo, non soddisfatto dalla ‘Don Bosco’ che, pur comprendendo le Elementari di Inveruno e Furato e le Medie, non riesce ad arrivare ai numeri stabiliti. “La popolazione scolastica del nostro istituto ammonta a 561 allievi – spiega Francesco Rimoldi, assessore alla Pubblica Istruzione - ed è quindi sottodimensionato rispetto al parametro richiesto ai fini dell’assegnazione di un dirigente scolastico e dei servizi generali e amministrativi con incarico a tempo indeterminato”. La soluzione è arrivata grazie all’idea di costituire un nuovo istituto comprensivo che accorpi quello inverunese con il ‘Falcone e Borsellino’ di Castano Primo. “Si rende necessario per garantire la presenza dei dirigenti e assicurare così la continuità gestionale - continua Rimoldi - È in atto un processo di verticalizzazione delle istituzioni scolastiche autonome, portando i nuovi comprensori ad avere almeno mille alunni”. La procedura per la richiesta di revisione del piano regionale di dimensionamento della rete scolastica mediante la costituzione, con decorrenza dall’anno scolastico 2013/2014, di un nuovo istituto scolastico comprensivo autonomo verticale è, già, stata avviata: ora sono in corso studi e analisi tra le due Amministrazioni comunali.