Oltre 250 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare o a sopravvivere in condizioni di sfruttamento e di pericolo. Vorrebbero e soprattutto avrebbero il diritto di ricevere un’ istruzione, giocare, avere tempo per riposare e invece lavorano nelle campagne, nelle discariche, per strada, spesso rubando o vendendosi per ottenere un po’ di cibo con il quale tirare avanti. I ragazzi dell’ oratorio di Inveruno stanno costruendo da più di quattro anni l’ ampio progetto di adozione a distanza “Aggiungi un posto a tavola” per cercare di ridare a tutti un sorriso e una serena infanzia troppo spesso ingiustamente negata. Infatti ogni classe di catechismo ha adottato un bambino del Brasile compiendo un atto di solidarietà, promuovendo il riconoscimento del bambino come persona e difendendone i diritti fondamentali, alla vita, alla salute, alla famiglia, alla formazione e all’ innocenza. Cinque bambini in età scolastica ( frequentano le scuole medie ed elementari) sono stati salvati dall’ analfabetismo e dalla violenza grazie al ricavato ottenuto dalla vendita di calendari parrocchiali e alla sensibilità di quanti hanno fornito un sostegno concreto condividendo il piacere di donare per fare crescere pacificamente una vita nell’ altro capo del mondo.