facebook telegram twitter whatsapp

Busto Arsizio

'Bustofolk', musica e cultura

Una tradizione che riscuote sempre un grande successo. Un po' di Irlanda in città, tra musica, balli tipici, cultura, svago e anche tecnologia per tutti.

Bustofolk edizione 2012, una tradizione che si rinnova con gli Irish Quartett ed i Folkmiseria, oltre a gruppi locali e da fuori regione che si esibiranno sul palco; chiusura con il botto con la partecipazione di Carlos Nunes. Ma, BustoFolk non è solo musica... è anche cultura, svago, tradizione con un occhio alle tecnologie, vero strumento di diffusione di una branca spesso trascurata dai media. L’evento, organizzato da Gens d’Is, associazione che opera dal 1993 specializzata in danze irlandesi, stage e valorizzazione della cultura celtica, ha portato in città la passione per questo tipo di musica e di danza grazie alla spinta di Umberto Crespi. I numeri in questi anni sono in crescendo: oltre 500 artisti, 84 gruppi musicali, 9 nazioni e 8 regioni coinvolte, più di 400 espositori, circa 800 studenti degli istituti superiori partecipanti agli stage di danza e 150 mila presenze. Musica, danza, giovani, cultura, artigianato, qualità, professionalità sono alcuni degli ingredienti del festival. Questi appuntamenti offrono l'opportunità di riscoprire e far rivivere la musica, la danza, la storia e l'artigianato della tradizione irlandese, bretone e scozzese, diffondere e portare a conoscenza del grande pubblico, nella città di Busto, che offre tante opportunità nel mondo musicale, nel cuore della provincia di Varese, la migliore offerta artistica del panorama “celtico” tradizionale e non. E guardando la partecipazione massiccia, l’obiettivo è riuscito. Domenica, dopo la jam session alle 18 con tutti gli artisti presenti, le dimostrazioni di combattimento, giochi per bimbi, concerti già a partire dalle 14 (Gens d’Is), ha chiuso, intorno alle 21, Carlos Nunes. Un grande ritorno per il più famoso interprete a livello mondiale della gaita, riconosciuto per il suo carisma e il suo spirito pioneristico viene soprannominato "Il Jimi Hendrix della gaita". Noi eravamo presenti e abbiamo immortalato alcuni momenti delle quattro giornate del Festival in cui abbiamo dato risalto soprattutto ai vestiti tipici, alle tradizioni e agli stand tipici e più caratteristici. In concomitanta all'evento non bisogna dimenticare vi era anche la Festa della Birra, pertanto erano diverse le opportunità per chi si voleva svagare.

X

Preferenze per tutti i servizi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Abilitando l'uso dei servizi di terze parti, accetti la ricezione dei cookies e l'uso delle tecnologie analitiche necessarie al loro funzionamento.

© 2009-2024 Comunicare Futuro Srl
C.F. e P.IVA 09364120965

Mobile version

Fai pubblicità con Logosnews
Gestione cookie     Privacy