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Territorio

Contro un palo:muore a 33 anni

Celestino Bossi abitava a Cuggiono e sarebbe dovuto diventare papà

La strada che da Villapia porta a Casorezzo. E’ qui che, nella notte tra sabato e domenica, se ne è andato per sempre Celestino Bossi, 33enne di Cuggiono. Sull’asfalto e nel vicino campo, lunedì pomeriggio, ci sono ancora i segni del terribile schianto. Tutto attorno solo un grande silenzio e le lacrime di familiari, parenti, della compagna e dei tantissimi amici. Celestino era, infatti, molto conosciuto nella cittadina del nostro territorio. Un ragazzo ‘speciale’, ce lo hanno descritto alcuni amici, che tra qualche mese sarebbe dovuto diventare papà. Sabato sera, dopo avere chiuso il locale che gestiva ad Inveruno (il ‘SunFlower di via Magenta), assieme ad un amico, ha deciso di recarsi a Parabiago, ma, durante il ritorno a casa, l’auto sulla quale viaggiava, una Toyota Celica, è uscita di strada andando a sbattere contro un palo. Celestino era seduto sul lato passeggero e per lui non c’è stato, purtroppo, nulla da fare. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 33enne e disporre il suo trasferimento alla camera mortuaria del vicino ospedale di Legnano per l’esame autoptico. Nell’abitazione dove vivono i genitori del 33enne, all’angolo tra via Fratelli Piazza e via Concordato a Cuggiono, per tutta la giornata di domenica e per l’intera settimana è stato un ‘via vai’ di gente. La mamma ed il papà non se la sentono di parlare, preferiscono ricordare in silenzio, attorniati dall’affetto di amici e familiari, il loro Celestino, volato per sempre in cielo. Un destino tanto crudele quanto effimero quello che ha toccato da vicino il giovane cuggionese e che, questa volta, purtroppo non gli ha lasciato scampo. Già otto anni fa, infatti, il 33enne era rimasto vittima di un altro terribile incidente stradale. Anche quella volta si trovava in auto con un amico, sempre seduto sul lato passeggeri. Celestino, però, in quell’occasione riuscì a salvarsi, mentre, purtroppo, a perdere la vita fu il ragazzo che si trovava alla guida. Oggi, dopo quanto successo, le parole hanno lasciato, improvvisamente, il posto ai ricordi, al dolore ed alle lacrime. Per un’altra giovane vita spezzata per sempre, per un ragazzo, con tanti sogni e progetti per il suo futuro che non c’è più, e per un’intera comunità che, con il cuore spezzato, continua a farsi domande, ad intterrogarsi ed a chiedersi il perché di una simile tragedia e come si possa morire a soli 33 anni...

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