Nosate ha accolto ancora una volta con grande calore i suoi tedofori. Siamo alle 32esima edizione: la meta scelta quest'anno per la fiaccolata, il Duomo di Orvieto.
La pioggia cade incessante. I nosatesi accorsi e fermi davanti al sagrato della chiesa parrocchiale di San Guniforte aprono gli ombrelli e tentano di ripararsi dall'acqua estiva che scende dal cielo. Ma di certo non rinunciano ad accogliere con un applauso i loro figli, fratelli, amici: si tratta dei tedofori della 32esima fiaccolata nosatese. Circa trentacinque tra giovani, giovanissimi e adulti, corridori, autisti, cuochi e addetti alla logistica, che anche quest'anno si sono ritrovati sotto il coordinamento di Fabio Baroni per dare vita a una delle iniziative più sentite del paese, una di quelle che rende la piccola cittadina davvero orgogliosa. Erano partiti lunedì 20 agosto alla volta di Orvieto e Bolsena, dove i partecipanti avevano avuto modo di fare i turisti anche nella giornata di martedì prima della grande impresa. Dopo la Messa di accensione e benedizione della fiaccola, celebrata dall'indimenticato e indimenticabile ex parroco di Nosate don Valerio, oggi a Luino, erano partiti di corsa, neanche a dirlo, per fare ritorno a casa. Eccoli, finalmente... arrivano: i lampeggianti blu della polizia Locale, e poi le fiammelle che danzano nel vento, si sono, così, mischiati insieme, sabato scorso. E tutto attorno gli applausi "Bravi, bravi ai tedofori, che mantengono questa tradizione nosatese che dura ormai da più di trent'anni". Ieri come oggi, la soddisfazione nella piccola cittadina è sempre la stessa!