Don Pierluigi nuovo parroco

L'ingresso ufficiale lo farà il prossimo 9 settembre; intanto conosciamo il nuovo parroco della Comunità Pastorale di Santa Maria in Binda. L'intervista a don Pierluigi.

L’ingresso ufficiale lo farà il prossimo 9 di settembre, ci sono ancora gli ultimi lavori da portare a termine in quella che, tra qualche settimana, sarà la sua ‘vecchia’ Parrocchia, poi si trasferirà a Turbigo. Sedici anni a Lainate ed, ora, quest’altra esperienza: don Pierluigi Albricci qualcuno dei suoi nuovi parrocchiani (soprattutto i sacerdoti e le suore che lo affiancheranno) ha, già, avuto modo di conoscerli durante alcune precedenti visite, gli altri, invece, li incontrerà, giorno dopo giorno, non appena arrivato dopo l’estate. “Un nuovo incarico – ha detto lo stesso don Pierluigi, chiamato a guidare la Comunità Pastorale di Santa Maria in Binda (che comprende le realtà, appunto, di Turbigo, Nosate, Robecchetto con Induno e Malvaglio) al posto di don Giampiero Baldi, ormai pronto a raggiungere la vicina Castelletto di Cuggiono – Soprattutto un nuovo cammino, portando avanti la parola del Signore ed aiutando le persone ad avvicinarsi a Gesù. Mi metterò al servizio della comunità, dialogando ed ascoltando i fedeli, e guidandoli nel loro viaggio verso la fede e la religione. Bambini, giovani, adulti e anziani, sarà importante stare accanto a ciascuno”. 59 anni, don Pierluigi Albricci, ha trascorso, come detto, gran parte della sua storia sacerdotale a Lainate, alla Parrocchia San Francesco D’Assisi, dove è arrivato nel 1996. Prima ancora, dal 1979 (anno in cui è stato ordinato sacerdote) al 1994, è stato a Carugate come coadiutore dell’oratorio cittadino, quindi, sempre accanto ai giovani, ha passato due anni (dal 1994 al 1996), a Cinisello Balsamo. “Lainate è stata, certamente, una parte significativa della mia vita e del mio percorso – conclude don Albricci – Lì ho iniziato a fare il parroco: un messaggio ai miei “ex” parrocchiani? Continuate la strada che abbiamo iniziato e che si sta delineando. Siate uniti e insieme adoperative per il bene della comunità”.