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Storie, Cuggiono

3500 chilometri in bici: Marco va a Oslo

La fantastica esperienza di un 25enne cuggionese. Da Cuggiono alla Novergia... in sella ad una bicicletta. "E' stato un viaggio bellissimo, un'avventura unica - dice Marco".

Un affascinante viaggio in solitaria verso la magica terra dei fiordi... in bicicletta: 3500 chilometri nelle gambe, per un ragazzo di soli 25 anni. Lui è il cuggionese Marco Flavio Invernizzi, nella vita di tutti i giorni lavoratore autonomo in campo pubblicitario e nel tempo libero sportivo e amante delle imprese da record. “Ho scelto Oslo come meta del mio viaggio per arrivare fino in Norvegia, che idealmente è l’ultimo paese europeo prima del mare aperto – ci racconta - Già l’anno scorso mi ero recato in bicicletta a Barcellona, ma allora non era stato un viaggio pianificato in tutti i dettagli”. Partito il 1° giugno da Cuggiono, Marco è arrivato nella capitale norvegese il 20, macinando 200 chilometri al giorno e attraversando Svizzera, Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca e Svezia. “Mi è sempre piaciuta la mountain bike e, fin da quando ne ho acquistata una da corsa, ho pensato che avrei dovuto impiegarla come si deve, non solo per qualche giro nel Parco del Ticino e allora mi è venuta l’idea”. Per dormire, il 25enne ha scelto di usufruire del servizio di couchsurfing: “Ci sono siti internet specializzati, in cui privati cittadini mettono un annuncio di disponibilità ad ospitare stranieri. Io ho scelto famiglie che parlassero italiano e sono stato insieme a molti connazionali emigrati all’estero. Ma ho dovuto anche comunicare tanto in inglese e mangiare davvero qualsiasi cosa!” La sua giornata tipo: sveglia presto, un panino al volo per pranzo e arrivo alla mèta nel pomeriggio, con ogni condizione atmosferica. Per poi passare la serata con chi lo ospitava: “È stata quella la vera esperienza, ho trovato persone davvero disponibili. Un signore ha preso un giorno intero di ferie per farmi visitare il Lussemburgo! Sfatiamo il mito dei nordici freddi e scostanti, insomma”. Non sono mancate le testimonianze di solidarietà e ammirazione: “Ho visto delle persone avvicinarsi alla bici e leggere il biglietto che raccontava ciò che stavo facendo: quando sono tornato, mi avevano lasciato un sacchetto di uvetta. E i miei amici, al ritorno, mi hanno organizzato una festa a sorpresa”. Quest'anno, dunque, la Norvegia, nel 2013 invece? “Mi piacerebbe un coast-to-coast in America, o un viaggio in Cina, oppure l’Africa”. Insomma, sentiremo ancora parlare di Marco.

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