Solo 7 gli studenti che non saranno sui banchi per l'esame di Stato all'istituto d'istruzione superiore 'Torno'. Si comincia, per gli alunni di quinta c'è la prova finale.
Libri, zaini e astucci... per tre mesi saranno solo un ricordo. Si, ma non per tutti. C’è l’esame di maturità che sta per cominciare, prima, però, i nostri ragazzi hanno dovuto fare i conti con il tanto temuto “faccia a faccia” con i tabelloni. Ammessi oppure no, insomma. All’istituto d’istruzione superiore Torno di Castano Primo sono 7 gli studenti che non si ritroveranno sui banchi per le prove finali (contro i 23 del passato anno scolastico). Un dato, certamente, importante e che, ancora una volta, dimostra la qualità e l’eccellenza di una scuola che, con il passare del tempo, è diventata sempre più un punto di riferimento, non solo per il Castanese ed il territorio, in fondo per l’intera provincia di Milano ed anche per le realtà vicine (davvero tanti gli iscritti, diversi che provengono, appunto, dal Varesotto). Come detto, 7 gli alunni che non saranno presenti all’esame di Stato, nello specifico 1 è dell’indirizzo Costruttivo, 2 del Chimico, mentre il numero più alto è all’Igea, con 4 (nessuno, infine, per il Liceo). “I risultati sono certamente un traguardo importante – spiega il dirigente scolastico, Luciano Marzorati – Soprattutto partendo da quelli che erano stati gli allievi non ammessi lo scorso anno. Si è cercato di dare grande attenzione al singolo, standogli vicino durante il suo percorso ed aiutandolo a superare le difficoltà incontrate. Contemporaneamente i recuperi hanno “giocato”, certamente, un ruolo fondamentale e hanno permesso ai ragazzi, appunto, di colmare le varie lacune. Aggiunti, poi, alle attività di crescita e formazione che costantemente vengono promosse all’interno del nostro istituto”. Queste, dunque, le cifre per quanto riguarda le quinte, mentre sull’andamento generale dell’istituto, proprio dalla stessa scuola fanno sapere che si è in linea con gli altri anni. Le principali bocciature si hanno in prima, molto probabilmente nella maggior parte dei casi dovute al cambiamento dalle Medie alle Superiori, un momento sempre molto delicato per alcuni allievi, e ancora in terza, quando c’è l’altro passaggio, ossia dal biennio al triennio con la scelta dell’indirizzo da seguire.