facebook telegram twitter whatsapp

Turbigo

studenti crescono con 'scuole aperte'

Andare a scuola, per imparare mettendo in pratica gli insegnamenti ricevuti, diventando dei piccoli tecnici di laboratorio: questo potrebbe essere il sunto del progetto ‘Scuole Aperte’, messo in atto dall’Istituto Comprensivo Statale, che coinvolge più da vicino alcuni degli alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria. Si tratta di un progetto di rilevanza nazionale, volto a potenziare attività ed iniziative di ‘apertura della scuola’ in orario extrascolastico, nell’intento di migliorare negli studenti il livello di apprendimento delle discipline scientifico - tecnologiche e di sviluppare il senso di appartenenza alla comunità scolastica. I ragazzi, affiancati alle professoresse Piera Braga, docente di tecnologia e responsabile del laboratorio ‘TeleRobot’, ed Anna Picco, docente di matematica e responsabile del laboratorio ‘BioGeKi’, e avvalendosi anche della collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano hanno la possibilità di imparare, attraverso esperimenti diretti sul campo, qualcosa di più riguardo ai settori delle biotecnologie, della genetica, della chimica, delle telecomunicazioni e della robotica. Ma non finisce qui: obiettivo del progetto è anche quello di favorire la divulgazione della cultura scientifica, promuovendo la comunicazione tra le diverse scuole selezionate dal Dipartimento per l’Istruzione, attraverso la discussione ed il confronto dei risultati raggiunti. “Essendo un’attività extracurricolare si è reso necessario un test d’ingresso per effettuare una scrematura degli alunni in base alle loro capacità e ai loro interessi – spiega la professoressa Braga – Infatti, ogni ragazzo ha potuto scegliere l’attività laboratoriale preferita e ciò ci ha consentito di formare delle classi di 15 alunni ciascuna, la cui eterogeneità ha incoraggiato la sperimentazione, la progettualità e il confronto. Riteniamo che possa essere un’esperienza importante sia a livello formativo che relazionale, perché in questa situazione hanno la possibilità di esporre le proprie idee con problemi, fatti e fenomeni, valorizzando le attitudini personali per queste discipline”. Insomma, un progetto davvero interessante, che avrà la sua degna conclusione con la consegna degli attestati di frequenza a giugno.

X

Preferenze per tutti i servizi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Abilitando l'uso dei servizi di terze parti, accetti la ricezione dei cookies e l'uso delle tecnologie analitiche necessarie al loro funzionamento.

© 2009-2024 Comunicare Futuro Srl
C.F. e P.IVA 09364120965

Mobile version

Fai pubblicità con Logosnews
Gestione cookie     Privacy