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Inveruno

Rinnovamento verso le elezioni

Mentre proseguono ‘dietro le quinte’ i lavori nel gruppo dell’attuale maggioranza e nelle liste della Lega Nord, anche in ‘Rinnovamento Popolare’, la Lista civica inverunese che fa riferimento al centro sinistra, si lavora in vista delle elezioni amministrative di giugno. “Sabato 7 marzo, nel corso di un affollato incontro presso l’aula consigliare, si é parlato di urbanistica, di Oasi del Pescatore e di area ex Belloli – commenta Diego Garavaglia - Subito una novità: dopo una breve introduzione di Gianni Mainini, consigliere comunale ed ex sindaco di Inveruno, l’incontro è stato condotto da due volti nuovi di quella che potrebbe essere la futura classe politica di Inveruno. Due donne, spigliate, affabili, a proprio agio di fronte al pubblico: Maria Zanzottera, 51 anni, e Sara Bettinelli, 27 anni. Armate di computer per accompagnare con diapositive la loro esposizione, le due esponenti di Rinnovamento Popolare hanno affrontato il tema della crescente urbanizzazione del territorio inverunese. Cifre alla mano, le due donne hanno rimproverato alla Giunta Crotti di sacrificare il verde di cui Inveruno ancora dispone in favore della cementificazione del paese e senza reinvestire grande parte degli oneri di urbanizzazione in opere di pubblica utilità, ma usandoli per le spese correnti. Le due esponenti di Rinnovamento Popolare sono state esplicite: se amministreremo noi, Inveruno aderirà ad uno dei parchi sovracomunali che la circondano (Parco del Ticino, del Roccolo, del Gelso). No molto netto ma argomentato alla scelta della Giunta Crotti di acquistare l’area dell’ex Depuratore, meglio conosciuta come Oasi del Pescatore. Per acquistarla e bonificarla tutta servono 2 milioni e cinquecentomila euro e non si sa quanti soldi ancora perché possa diventare un parco. Rinnovamento Popolare propone di non acquistare l’area visto che ancora per dieci anni è in concessione al Comune di Inveruno per soli 516 euro all’anno e di vincolarla a verde pubblico attrezzato, così da escludere qualsiasi tentazione speculativa. Nel frattempo, si dovrà pretendere che la bonifica se la paghi TAM (Tutela Ambientale del Magentino S.p.A.) attuale proprietario dell’area”. Il dibattito è quanto mai aperto.

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