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Sport nazionale

Scatta... l'Europeo

Polonia e Ucraina, la nostra Nazionale: "Ogni volta è sempre un'emozione diversa e unica". I ricordi dell'ex dirigente dell'Inter, il turbighese Camillo Cedrati.

Subito i campioni in carica della Spagna, poi la Croazia e, l’ultima del girone, con l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. Pronti via: comincia l’avventura ‘Azzurra’ agli Europei in Polonia e Ucraina. Un appuntamento per noi fondamentale che, se da un lato, arriva in un momento difficile per il calcio italiano (le tristi pagine del calcioscommesse), dall’altro vuole e deve essere un trampolino di lancio per aprire quello che, da molti, è stato ribattezzato come un nuovo ciclo (negli occhi di tutti noi tifosi c’è ancora la delusione dell’ultimo Mondiale in Sudafrica nel 2010). Un’Italia rinnovata nello spirito e nelle forze, un ct (Cesare Prandelli) anche lui cambiato, soprattutto un gruppo che potrà affidarsi a giovani di talento, ma, alcuni di loro, purtroppo, ancora acerbi per una competizione a livello internazionale, affiancati a veterani che hanno alle spalle una carriera straordinaria. C’è grande emozione e voglia di fare, insomma, e speriamo che lo stesso Prandelli sia capace di motivare i suoi nella maniera giusta. Il tempo dei “se” e dei “ma” è finito, le parole adesso devono lasciare il posto ai fatti: al campo, dove il prossimo 10 giugno ci attende l’esordio ufficiale, come detto, con i campioni in carica della Spagna. Non sarà un girone facile perché, oltre agli spagnoli, certamente sia Croazia sia l’Irlanda vorranno assolutamente fare un Europeo da protagoniste. Allora... andiamo, e chissà che tra meno di un mese non potremmo sentire di nuovo risuonare per le piazze e le vie del nostro Paese “Il cielo è azzurro sopra Polonia e Ucraina”. Forza Italia!

QUEL LONTANO 1982: CAMILLO CEDRATI E LA NAZIONALE DEL MONDIALE DI SPAGNA
Ce l’ha ancora con sé. Sopra le firme dei campioni del Mondo del 1982, quelli che sono passati alla storia come ‘i ragazzi di Enzo Bearzot’. Il pallone ufficiale degli indimenticabili Mondiali di Spagna: quante partite della nostra Nazionale ha visto. Gare diverse e differenti emozioni. “Ricordo ancora l’82 - dice il turbighese Camillo Cedrati, ex dirigente dell’Inter - Abbiamo seguito l’intera manifestazione. In gruppo c’erano numerosi giocatori nerazzurri e così per tutta la durata dei Mondiali ci siamo praticamente trasferiti in Spagna. Eravamo lontani da casa, ma, in fondo, era come se fossimo in Italia: bandiere, striscioni, le maglie azzurre, un’esperienza fantastica”. La coppa del Mondo ‘spagnola’, solamente uno dei tanti appuntamenti a cui Cedrati ha preso parte nella sua lunga carriera interista. Tante sfide, dalle qualificazioni a questa o quella competizione, fino ad arrivare alle amichevoli con le più prestigiose nazionali del Mondo. “Ogni volta un’emozione - continua il turbighese - e sensazioni diverse. Così come diverso è vedere una partita dell’Italia oppure seguire una squadra di club. L’atmosfera che si respira fuori e dentro il terreno di gioco è particolare. Il Paese è tutto unito, pronto a fare il tifo ed a gioire per una vittoria, o ancora a piangere, invece, per una sconfitta”. (Foto di Franco Gualdoni)

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