Autonomo dal 1958,ripercorriamo alcune tappe dells sua storia
Lo scorso autunno a Dairago si sono festeggiati i 50 anni di Comune autonomo (1958-2008). Il documento più antico che ci parla di Dairago risale al giugno 922 ed è una pergamena nella quale viene nominato Domenico da Inveruno, arciprete della chiesa di San Genesio di Dayrago. Il nome del paese era allora scritto con la lettera Y, per poi passare dalla metà del ‘500 a Daijrago ed, infine, verso la fine del ‘800, a Dairago. La storia del paese, però, è molto più antica. I primi ad insediarsi nella zona furono i Liguri, una civiltà indoeuropea, le cui tracce nel mondo risalgono addirittura a 25 mila anni fa. Prima i Celti e poi i Romani abitarono la zona, dal quinto secolo avanti Cristo, e da questi ultimi Dairago ne ereditò, rispettivamente, il nome e la tipica disposizione degli appezzamenti agricoli a scacchiera regolare. In tempi più recenti, intorno al 13esimo secolo, Dairago fu per diversi anni ‘Capopieve’. La chiesa di San Genesio era, infatti, madre di una ‘pieve’ di 46 chiese tra cui Inveruno, Busto Garolfo, Buscate, Castano Primo, Bienate e Magnago. Nel 1865 il Comune di Dairago fu soppresso per la legge ‘Sull’amministrazione comunale e provinciale’ del 20 marzo, in quanto non raggiungeva il numero minimo di 1500 abitanti e fu costretto ad associarsi prima a Busto Garolfo, poi ad Arconate. Infine, nel 1958, riottenne l’amministrazione autonoma e da allora vive un costante aumento demografico. Dairago è, inoltre, conosciuto, oggi, come ‘Il paese dei murales’.