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Bernate Ticino, Cuggiono, Inveruno

Incontri sull'affettività

L’innamoramento e i fenomeni fisici e psichici ad esso collegati. E’ questo lo scopo del progetto proposto dall’Unità Pastorale di Casate, Cugggiono, Castelletto e Bernate Ticino, in collaborazione con l’Unità Pastorale di Inveruno e Furato, a cui hanno aderito l’Istituto Comprensivo di Cuggiono ed il Consultorio decanale di Magenta.
“Perché la gente si innamora? L’innamoramento è una infiammazione affettiva che fa semplicemente emergere l’individuo a una nuova nascita”. Da questa premessa i coadiutori degli oratori cuggionesi e inverunesi don Lorenzo Truccolo e don Claudio Silvetti hanno cercato di coordinare un progetto formativo che aiutasse ragazzi e famiglie a comprendere questo fondamentale snodo di crescita personale.
“Conoscere le dinamiche delle affettività nell’età pre-adolescenziale aiuta le famiglie a comprendere meglio il processo di crescita del proprio figlio, imparando a decifrarne i messaggi e sostenendolo nel suo vivere quotidiano”, questo il senso degli incontri organizzati con personale esperto e competente.
Se per quanto riguarda i ragazzi delle scuole di Cuggiono e Bernate Ticino, gli appuntamenti hanno già preso avvio con il mese di marzo e aprile, alcuni importanti incontri rivolti ai genitori inizieranno nei prossimi giorni.
La prima serata, martedì 8 maggio, si terrà presso il centro comunitario di via Grandi 6 ad Inveruno, sul tema ‘Adolescenza: i cambiamenti fanno crescere’; la seconda serata sarà invece martedì 15 maggio, in Sala della Comunità di via Cavour 27  Cuggiono, con tematica ‘Essere specchio per mio figlio’; terzo ed ultimo incontro, presso il salone parrocchiale di via Vittorio Emanuele 4 a Bernate Ticino, sarà il 22 maggio, con un’attenzione particolare a ‘Cambiamenti antichi e moderni: l’impatto delle nuove tecnologie’.
“Spesso – spiega don Lorenzo Truccolo – alcune famiglie e molti ragazzi non si rendono conto dei profondi cambiamenti, e spesso disagi, che incontrano i giovani alle prime esperienze affettive. Viviamo in una società dove tutto viene mercificato, anche i sentimenti, per questo occorre rivedere i linguaggi sociali e personali per decifrarli e viverli con consapevolezza e serenità. Sono molto contento che per progetti di questa natura si riesca a collaborare con tutte le nostre parrocchie e le scuole del territorio, garantendo così un monitoraggio completo ai nostri ragazzi”.

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