Magenta
Abbiamo posto a tutti i cinque candidati sindaco a Magenta le stesse cinque domande, domande pervenuteci in redazione dai cittadini. Ecco le risposte di Sergio Prato.
Centro storico e ZTL: mantenere l’assetto attuale o riaprire il centro al traffico? “Il centro così com’è non ci va assolutamente bene. Bisogna allargare il centro, estenderlo anche a zone come piazzale Kennedy. E c’è bisogno di una riqualificazione che aumenti i parcheggi e migliori l’illuminazione, per fare di piazza Liberazione un vero luogo di incontro”.
Novaceta ed ex Saffa: quale futuro per queste aziende? “Per me è un impegno ancora più di responsabilità, visto che i lavoratori di queste aziende mi sostengono con la lista civica ‘Dignità e lavoro’. Quelle aree devono rimanere ad uso industriale. Bisogna attirare nuovi imprenditori e agevolarli, in cambio di posti di lavoro ai magentini”.
I negozi chiudono: come rilanciare il commercio locale? “Sono molto sensibile a questo problema in quanto commerciante. Bisogna creare una città fruibile perché i commercianti continuino ad essere un servizio di vicinato e a rendere più sicura la città. È anche un’attività che favorisce in particolare le donne”.
Expo 2015: può essere un’opportunità per Magenta? “La città non ha bisogno di quest’evento faraonico, ma deve imparare a rivalutare le sue bellezze. Noi puntiamo molto sul Parco del Ticino, nato praticamente a Magenta: è una risorsa da sfruttare, non c’è niente da inventare”.
Perché votare Sergio Prato? “Perché in questo momento i partiti sono in crisi. E i partiti sono necessari, perché garantiscono la democrazia, ma devono essere rivisti. Allora noi cittadini, che vediamo la gente stanca e sfiduciata dalla politica, vogliamo fare qualcosa per assicurare una vera democrazia nel governo della città”.