Cronaca locale
E' di oltre 400.000 euro il valore della merce ordinata e mai pagata ai vari fornitori. è questo il bilancio dell’attività truffaldina smascherata dalle fiamme gialle di magenta nel corso di un’operazione portata a termine nei giorni scorsi.
I cinque provvedimenti restrittivi, emessi dal tribunale di vigevano, hanno interessato g.s. 42 anni di gallarate (va), s.v. 64 anni di rosate (mi), b.f. 41 anni di golasecca (va) - (ordinanza di custodia cautelare in carcere), c.m. 31 anni di belgioioso (pv) - (ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari) - e m.l. 47 anni di gazzada schianno (va) - (ordinanza prescrittiva dell’obbligo di dimora).
I predetti, unitamente ad altri 2 soggetti denunciati a piede libero, sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta ex art. 416 co. 1 e 2 c.p.; 216 n.1) e 2) e 223 e 219 legge fallimentare.
Altri 4 soggetti sono stati denunciati a piede libero in concorso per i soli reati di bancarotta.
I militari, dopo alcune denunce/querele presentate da alcune società fornitrici di un noto mobilificio, hanno effettuato i dovuti riscontri, anche con l’ausilio di attività tecniche. in particolare, la societa’ incriminata, dopo che i soggetti arrestati sono subentrati nella compagine societaria, anche attraverso l’apporto di nuovi capitali ovviamente mai versati, concludeva una serie di contratti.
A fronte della consegna dei materiali indicati nei contratti stessi, le società fornitrici non ricevevano il corrispettivo pattuito.
Il sodalizio criminale, per realizzare la lucrosa truffa, aveva nominato amministratore delegato un proprio magazziniere. il tutto per predisporre il fallimento della società. così facendo i vari fornitori dei materiali non ricevevano il relativo corrispettivo, permettendo agli organizzatori di intascare grosse somme di denaro derivanti dalla svendita di beni truffati, il tutto rigorosamente in “nero”.