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Territorio

In preghiera coi i giovani lombardi

Una costante: il vento. E il vento, si sa, è figura dello Spirito Santo. Quello Spirito di gioia e di fede che ha soffiato per due giorni sulle migliaia di giovani radunati ai piedi della Madonna di Caravaggio per celebrare la Pentecoste nell’Agorà dei Giovani della Lombardia. Una brezza frizzante ha contraddistinto l’ultimo fine settimana di maggio, ha rinfrescato le giornate di sole e ha gelato una notte trascorsa sotto le stelle; un vento leggero che ha fatto volare i cappelli di paglia e ha fatto tremare il fuoco delle candele accese nel buio. Quel soffio di vento e di Spirito ha infatti accompagnato tutti i momenti di fede e di festa vissuti dai ragazzi lombardi, tra cui anche noi del Decanato di Castano Primo. L’esperienza dell’Agorà è iniziata camminando...gli ambrosiani sono partiti da Treviglio, lungo la statale tra le case e i campi, prima dell’ingresso al Santuario di Santa Maria del Fonte. Al calare della sera sullo spiazzo del Santuario è stata celebrata con riflessioni, canti e preghiere la Veglia di Pentecoste; il vento ha trasportato nel cuore di ognuno le parole di speranza e incoraggiamento dell’arcivescovo Tettamanzi. Per tutta la gelida notte è stato possibile raggiungere i sette spazi dedicati all’approfondimento, sette ‘Vele’ gonfiate dai sette doni dello Spirito Santo: la preghiera a Maria sul luogo dell’apparizione con i padri Monfortani, la capacità di esprimere emozioni e dubbi attraverso l’arte, la testimonianza delle ‘Sentinelle del mattino’ giovani evangelizzatori ‘di strada’, la mostra per conoscere San Paolo apostolo delle genti, la riflessione sull’affettività cristiana, la riconciliazione, l’adorazione. Una lunga notte di incontri inaspettati, di nuove amicizie, di dubbi sciolti o sorti, di nuove consapevolezze, di condivisione, di esperienze che fanno crescere senza ‘sballare’ e distruggere. Poco il riposo nei sacchi a pelo sotto le stelle, prima di veder spuntare i raggi del sole di un nuovo giorno cominciato con la recita delle Lodi; la Messa ha concluso sia l’incontro sia il percorso pastorale di tre anni dell’Agorà dei Giovani italiani. E ora tocca ai ragazzi che erano presenti a Caravaggio far soffiare quello stesso vento nei luoghi della loro quotidianità, negli impegni di tutti i giorni... anche qui, nel Decanato di Castano Primo.

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