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Attualità

"Per ore in mare aperto..."

Partiti il 12 febbraio scorso da Arluno per passare un mese in crociera, Giuliana e Rinaldo, 73 anni, non pensavano proprio che avrebbero vissuto una notizia di cronaca da prima pagina: sì, perché i coniugi Ballarini non erano su una nave qualsiasi, ma sulla Costa Allegra, colpita da un incendio in mare aperto e rimasta alla deriva per giorni. Mentre i coniugi, in questo momento, stanno trascorrendo un soggiorno alle Seychelles, a spese della stessa Costa Crociere, offerto come risarcimento per il disagio subito, la figlia Daniela ci racconta quei momenti e gli attimi vissuti: “Sono riuscita a parlare con i miei genitori solo quando sono arrivati in porto. Mi hanno raccontato che dalla cabina hanno sentito suonare l’allarme: sono calate le porte antifuoco e il personale aveva, già, provveduto a fare indossare ai passeggeri il giubbotto di salvataggio. La nave si è anche inclinata leggermente. Mi hanno anche spiegato di essere stati fatti salire su una scialuppa e, da qui, calati in mare in maniera molto ordinata. Poi l’allarme, comunque, è rientrato e, così, si è potuto tornare a bordo”. I disagi che hanno dovuto sopportare i passeggeri sono stati importanti: “La corrente elettrica è venuta a mancare a causa dell’incendio, ma per la prima notte i generatori d’emergenza hanno sopperito alla mancanza. Gli stessi generatori, però, si sono presto scaricati e già dal secondo giorno sono rimasti al buio. Dormivano sul ponte, non potevano usufruire dei servizi igienici e, ovviamente, non riuscivano a comunicare con nessuno, noi non sapevamo se stavano bene…”. Ma, secondo Giuliana e Rinaldo, l’assistenza da parte del personale è stata ottima: “Davvero molto organizzato, fin da subito, ha cercato di ridurre il più possibile i disagi. Io stessa ho contattato subito la Costa Crociere quando ho sentito la notizia, e mi hanno rassicurato e dato tutte le informazioni del caso. Per risarcire i problemi incontrati, la compagnia ha rimborsato tutte le spese sostenute prima e durante la crociera, anche le escursioni già effettuate. E poi ha lasciato scegliere ai passeggeri se rimanere alle Seychelles o avere un voucher per una crociera da utilizzare entro un anno. I miei sono, ora, là”. Un episodio che difficilmente dimenticheranno, ma i coniugi arlunesi non sono per niente scoraggiati: “È una fatalità che poteva capitare in qualsiasi momento, non è colpa di nessuno. Sicuramente quest’anno la Costa Crociere è particolarmente sfortunata… Ma questa esperienza, seppur negativa, non impedirà di certo ai miei genitori di continuare a viaggiare. Si sono spaventati, mi hanno detto, perché sentire suonare l’allarme non è mai una bella cosa, ma una volta chiarita la situazione si sono molto sollevati. Li ho sentiti su di morale al telefono. Ora comunichiamo via computer: hanno scattato un sacco di foto, e ne hanno di cose da raccontarci…”. Insomma, stavolta, per fortuna e, come si dice, “tutto è bene quel che finisce bene”.

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