Non ha voluto mancare neanche quest'anno. Alessio Tavecchio ha incontrato gli studenti dell'istituto d'istruzione superiore Torno. Quattro giorni di incontri e riflessione.
L’incredibile forza ed il coraggio di rinascere, trasformando quel drammatico incidente motociclistico, accadutogli all’età di 23 anni e che, da allora, lo costringe a vivere su una sedia a rotella, in una forma di energia, cercando di diffondere, nelle scuole, ma anche nella quotidianità, un messaggio di consapevolezza del valore della vita e della salute. Non ha voluto mancare neanche quest’anno al Torno, dove era già stato nel 2010 e 2011, così, Alessio Tavecchio ha rinnovato l’appuntamento con gli studenti dell’istituto d’istruzione superiore. Quattro giorni di riflessione e confronto (che si sono potuti realizzare grazie ad un contributo economico ed all’apporto del Comitato Genitori) sul tema, appunto, dell’educazione stradale, del rispetto degli altri e di se stessi. E che, cominciati ieri (martedì 14 gennaio), sono proseguiti oggi, quindi venerdì, fino a sabato quando protagonisti saranno i genitori. Nato a Bergamo il 7 dicembre 1970, Tavecchio attualmente vive a Monza. Nel 1993 ha avuto un banale quanto grave incidente motociclistico e, da quel giorno, vive su una sedia a rotelle, ma questo non gli ha impedito di diventare un campione di nuoto e di partecipare ai Campionati Europei per disabili, oltre alle Paralimpiadi. Nel 1998, inoltre, è nata la Fondazione che porta il suo nome e che a Monza sta costruendo un Centro Polifunzionale Integrato di riabilitazione, formazione e sport; e dal 1999 si dedica all’educazione ed alla prevenzione stradale, portando il suo “Progetto Vita – percorso di educazione alla responsabilità e sicurezza nella guida” in tutte le scuole d’Italia.