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Musica

La 62^ edizione del Festival

Davanti alla tv 14 milioni di telespettatori. Sanremo regala emozioni, ma anche dubbi e perplessità su scelte e ospiti. La canzone sembra assumere un ruolo di secondo piano.

Non è partita sotto la buona stella la 62^ edizione del Festival della Canzone Italiana, che ha preso il via ieri sera. Tra Sanremo e San Valentino in effetti si è avvertito il bisogno di qualche altro santo a cui votarsi. Ciò nonostante il boom di ascolti c'è stato, con ben 14 milioni di telespettatori. La serata è iniziata con l'ormai consueto passaggio di testimone: sul palco sono saliti Luca e Paolo, che non hanno risparmiato frecciatine all'indirizzo di vecchio e nuovo Governo, per poi lasciare spazio ad un emozionato Gianni Morandi, che non perde il vizio di agitare le sue 'manone' qua e là. La kermesse parte in salita da subito, quando arriva la notizia che la valletta straniera di turno, Ivana Mrazova, non può partecipare causa torcicollo, ma, sinceramente, non se ne è sentita la mancanza. Le cose non vanno meglio dopo: il tempo di assistere alle prime due esibizioni di Dolcenera e Bersani (che presenta un godibilissimo swing) e lo slogan 'Stiamo tecnici' si infrange rovinosamente quando si inceppa il meccanismo di votazione. Risultato: nessun cantante eliminato, tutto da rifare. Il super ospite tanto attesa finalmente arriva e lo share si impenna; Adriano Celentano punta il dito un po' contro tutti e, probabilmente, dirà anche cose giuste, ma non nella sede adatta e francamente questi sermoni da profeta hanno un po' stancato, anche perchè esibirsi per un'ora (con un cachet da 700 mila euro, che pare vadano in beneficenza... e meno male!) e relegare i cantanti in un angolo, che arrabbiati sono costretti a cantare a notte fonda, non è politically correct. Ma non era il Festival della Canzone? Per una presenza femminile che manca, ne arrivano due: ritornano, infatti, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis, la prima un po' più disinvolta, la seconda, invece, sempre abbastanza legnosa. Meno male che il buon Rocco Papaleo, nonostante la comprensibile emozione, ci mette del suo e strappa qualche risata. La gara riprende e le esibizioni si susseguono a poco a poco, facendo presagire che la serata sarà ancora molto lunga. 'Sono solo parole' di Noemi raccoglie ampi consensi, anche per la personalità messa in mostra dall'interprete, così come 'La tue bellezza' di Renga e 'Per sempre' della Zilli, con un pezzo accattivante anni '60. La favorita Emma, stando ai bookmakers, presenta un brano impegnato con un tocco di pathos melodrammatico che non guasta e, sulla stessa linea, si presenta Carone sotto l'ala protettrice di Dalla; sorvolando su un'apparentemente sobria Bertè, nascosta dagli occhiali scuri, la strana coppia con D'Alessio propone una canzone orecchiabile, così come quella della Fornaciari. Deludono un po' la sconosciuta jazzista Civello, Arisa, con un brano che promette emozioni che poi non arrivano, i Matia Bazar, che continuano a cambiare cantante, ma che in passato hanno fatto ascoltare di meglio, e la canzone incolore dei Marlene Kunz. Tra impennate di auditel e canzoni che necessitano di un riascolto, non resta che armarsi di pazienza e godersi le altre quattro serate in attesa di conoscere il vincitore di quest'anno, sperando che a trionfare sia davvero la canzone più bella.

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