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Cuggiono

Una riflessione sul paese

Caro Direttore, in ‘Logos’ del 3 dicembre, cronaca di Cuggiono, riscopro la polemica sull’uso dell’autovelox, un delatore meccanico purtroppo in uso nel mondo. Mi sembra che non ci sia torto volontario da parte di Vigili: eseguono l’ordine delle “autorità”, devono “fare cassa”. I vampiri sono i politici, le cui amministrazioni oggi fanno piangere perché ieri hanno riso, ma loro, sempre e solo loro. Andare a 30 orari è un danno per il motore, per l’aumento dei consumi e quindi dei costi, per l’inquinamento. Quel che è peggio – ed è questo il motivo del mio intervento – è che sindaco, assessore e funzionari comunali competenti (?) non si rendono conto che il 30 km/h nel percorso che porta da via Cavour a via San Rocco non è solo assurdo, ma è un “crimine urbanistico”: grida vendetta per il “giro dell’oca” che impone. Se ti rechi in posta, o nella piazzetta adiacente, quella di Banca Intesa, per intenderci, e vuoi tornare in piazza San Giorgio devi fare, appunto, sempre e solo lo stesso giro (e per giunta a filo di gas). Più volte, nella stessa mattinata, mi capita di ripetere il “rito”, con annessi improperi a chi mi costringe a farlo e maledizioni a tutti gli abitanti, politici e laici, aventi contezza, di Villa Annoni. I politici a breve andranno a casa, a quando la collocazione a riposo di chi, tra l’altro, ristruttura le aie dal sapore antico trasformandole – e lo dico da esperto d’arte – in squallidi capannoni post-industriali?
Emiddio Pietraforte

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