Uniti per una Turbigo da Vivere, U2 e 'Sorelle Brioschi' insieme per sostenere chi si trova in difficoltà. Il centesimo della compattatrice di bottiglie di plastica è di... aiuto.
Bastano semplici e piccoli gesti e... la qualità della vita può migliorare. Non un’idea soltanto, in fondo la filosofia che animerà e accompagnerà l’intera iniziativa. Lo sa bene il gruppo civico “Uniti per una Turbigo da Vivere” che, proprio da qui, è partita perché quello che, inizialmente, era un semplice progetto, oggi si è trasformato in un’azione concreta e in aiuto a chi, purtroppo, si trova in situazioni di difficoltà. E lo ha fatto, insieme a due partner importanti, da una parte il supermercato U2, dall’altra l’associazione “Sorelle Brioschi”. “Presso il noto esercizio commerciale turbighese di via Milano – spiegano dal gruppo – ormai da tempo è presente una compattatrice per bottiglie di plastica, che rende un centesimo per ogni bottiglia conferita. Prendendo, quindi, in considerazione, appunto, tale macchinario, ci siamo detti che, forse, avrebbe potuto essere un significativo strumento per essere vicini al territorio e, soprattutto, alla sua gente. Così, da prima di Natale, accanto alla macchina si è pensato di posizionare anche una cassetta, al fine di raccogliere i buoni sconto che vengono erogati quando vengono introdotte le bottiglie. Buoni che, successivamente, saranno dati all’associazione “Sorelle Brioschi” per contribuire a finanziare parte del progetto “Turbigo Aiuto Alimentare”. Insomma, un sostegno a quanti, giovani, adulti ed anziani, purtroppo, sono stati colpiti dalla crisi economica”. Certamente un’iniziativa importante, l’ennesimo tassello, nonché la dimostrazione della grande attenzione che “Uniti per una Turbigo da Vivere” ha sempre posto e continua a porre quando si tratta di scendere in campo per il suo paese e per coloro vivono o lavorano qui. “E’ un piccolo gesto – continuano – ma se unito tra tutti, allora si potranno avere ottimi risultati. Abbiamo, infatti, stimato che una famiglia di Turbigo, ogni settimana, mediamente possa conferire 15 bottiglie e, se l’adesione dovesse riguardare il 10% della popolazione, all’incirca 300 nuclei familiari, allora si potrebbe arrivare a circa 2.250 euro/anno per il banco alimentare. Ovviamente la speranza è che la partecipazione sia ben più grande: non serve molto, basta un semplice gesto, un piccolo cambio alle nostre abitudini per aiutare chi è meno fortunato”. Inoltre, chi aderirà all’iniziativa permetterà di ridurre, contemporaneamente, il costo della TIA (tassa rifiuti).