Il presidente Monti sostenga e promuova il coinvolgimento a pieno titolo del Parlamento europeo nell’eventuale riforma dei trattati”. E’ l’appello lanciato dall’europarlamentare del Pd Patrizia Toia, vicepresidente del gruppo dei Socialisti e Democratici.
“Chiediamo al governo italiano e soprattutto al presidente Monti, la cui provata fede europeista è ben nota – aggiunge Toia -, che si faccia portavoce di questa istanza presso gli altri capi di Stato e di governo, essendo evidente che il contributo del Parlamento non può che rappresentare un valore aggiunto in termini di democrazia”. “Abbiamo più volte affermato che una riforma dei trattati non ci sembrava opportuna in questa fase, nel timore che i mercati e i cittadini non avrebbero atteso i tempi necessari. Non si tratta, secondo noi, di cambiare le regole, ma di cambiare politica”. “Tuttavia, se é la riforma dei trattati la strada che si é deciso di intraprendere, allora il Parlamento europeo, che nella redazione del Trattato vigente ha avuto un ruolo importante e che é l'unica istituzione europea direttamente eletta dai cittadini, non può esserne escluso. La soluzione della crisi non è l'Europa dei governi e basta. E questo summit, con le defezioni che si sono manifestate, ha dimostrato una volta di più che il nodo da sciogliere è, semmai, la mancanza di solidarietà tra i governi dell'Unione”.