Francesco Falzone si è dimesso dal consiglio direttivo della sezione locale. Incompatibile con il ruolo di assessore ed anche dopo alcune dichiarazioni interne sulla cerimonia di inaugurazione del monumento ai Carabinieri.
La notizia è arrivata, quasi, a sorpresa, anche se, per dirla tutta, soprattutto nelle ultime ore, già c’erano voci, seppur flebili, che ciò sarebbe potuto accadere. L’incompatibilità con la carica di amministratore pubblico e le dichiarazioni interne, riportate su alcuni organi di informazione locali appena dopo l’inaugurazione del monumento ai caduti dell’Arma dei Carabinieri e indirizzate all’Amministrazione comunale, in merito all’organizzazione di tale evento: così Francesco Falzone, oggi assessore alla Sicurezza ed al Commercio nella giunta Rudoni, spiega le sue dimissioni dal consiglio direttivo della sezione di Castano Primo dell’associazione nazionale Carabinieri, dove ricopriva l’incarico di consigliere e dove, soprattutto, vi era entrato all’indomani del congedo da comandante della caserma castanese. “Certamente una decisione non facile – dice lo stesso Falzone – ma che, allo stato attuale, ritengo la più idonea. Una scelta irrevocabile, almeno fino a quando sarò in Comune. Il 3 dicembre avevo annunciato al gruppo le dimissioni, ora sono ufficiali. Nel presentarle voglio ringraziare sentitamente lo stesso consiglio per averle respinte, rinnovando a ciascuno la mia stima e fiducia per l’importante lavoro che hanno svolto e continuano a svolgere a Castano e in tutto il territorio. Come detto mi sono trovato in grande difficoltà nell’intraprendere questa strada, ma, lo voglio ribadire, innanzitutto, ritenendo incompatibile la carica di amministratore pubblico con quella di consigliere dell’Associarma, quindi, dopo alcune dichiarazioni (dalle quale, mi preme precisare, mi dissocio totalmente), arrivate direttamente dall’interno della stessa realtà associativa e che ho appreso da organi di stampa locali, in merito all’organizzazione dell’inaugurazione del monumento ai Carabinieri e rivolte all’Amministrazione comunale, ho ritenuto opportuno lasciare”.