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Attualità

Vivere in una cappa di 'smog'

Si torna a parlare di ambiente e inquinamento. Diverse le iniziative messe in campo, tanto a Milano quanto anche in alcuni comuni dell'Altomilanese.

In queste fredde giornate autunnali, segnate dal ritorno in grande stile della nebbia fin nel cuore delle grandi città, forse lo si percepisce meno, ma un nemico ‘invisibile’ continua drammaticamente ad accompagnarci nella vita quotidiana. Sono le così dette ‘polveri sottili’ che, soprattutto nelle metropoli e nelle aree di maggior passaggio, ormai da diversi giorni sono oltre la soglia limite. “Qualità dell’aria sempre più scarsa nei nostri centri urbani a causa delle famigerate polveri sottili - PM10 - emesse in larga parte dal traffico veicolare. Per la loro capacità di penetrare profondamente l’apparato respiratorio, costituiscono una seria minaccia per la salute”, è il grido di allarme più volte lanciato da ‘Legambiente’. Forse più per i limiti dell’Unione Europea che per reale spirito ecologista e di salute pubblica, gli amministratori locali di Milano, Legnano, Magenta, Parabiago, Cerro Maggiore, Abbiategrasso e altri paesi dell’hinterland hanno deciso di adottare misure ‘tampone’ che possano ridurre i valori di questi ultimi giorni. Più precisamente, l’ordinanza approvata lo scorso lunedì 28 novembre presso il ‘Tavolo di coordinamento’ (a cui hanno aderito 74 Comuni e la Provincia di Milano) ha così deciso: blocco dei veicoli a diesel ‘Euro 3’ (le auto private dalle 8.30 alle 18, i veicoli commerciali dalle 7.30 alle 10); abbassamento di un grado per il riscaldamento degli edifici pubblici e delle abitazioni private; porte chiuse dei negozi. Le misure adottate in questi giorni sono ‘sospese’ per sabato e domenica, ma torneranno operative lunedì 5 e martedì 6 dicembre. Secondo alcuni dati, nell’area ‘Ecopass’ della ‘Cerchia dei Bastioni’, la normativa riduce del 30% le emissioni di PM10 e del 15% quelle totali. Rimangono però molte perplessità, in primis dal presidente della Regione Roberto Formigoni, così come da alcuni consiglieri regionali come Fabrizio Cecchetti: “Basta demagogia sullo smog - ha recentemente dichiarato - teniamoci i nostri soldi per potenziare le infrastrutture”

BLOCCO O LIMITAZIONI... NON CONVINCONO, DEL TUTTO, I NOSTRI SINDACI
(DI ALESSIO BELLERI) Blocco del traffico, domeniche a piedi ed eventuali limitazioni? Anche il Castanese e l’Altomilanese come Milano o altre città italiane? L’idea non convince, forse del tutto, molti dei sindaci del nostro territorio. “Progetto condivisibile, ma i vincoli sono molti – più o meno della stessa opinione i primi cittadini di Castano Primo, Franco Rudoni, e Turbigo, Christian Garavaglia – Un’iniziativa importante che, però, necessita di uno studio approfondito ed attento, perché i cittadini non siano penalizzati. Sinceramente difficile dire se siamo favorevoli o contrari, almeno senza un’analisi e, soprattutto, senza un confronto tra le varie parti direttamente interessate. Potrei essere concorde – continua il sindaco castanese, Rudoni – se, in parallelo, però, ci siano strutture e mezzi appositi che guardino alla popolazione”. “Ci sono diversi fattori che vanno approfonditi – ribadisce il primo cittadino turbighese, Garavaglia – Solo una volta fatto ciò, allora si potrà esprimere una propria opinione in merito. Poi c’è il discorso legato alle modalità con cui, eventualmente, dovrebbe essere messo in campo un simile progetto: se realizzato da un solo comune ha un senso, se, invece, coinvolge il territorio, il segnale assume un determinato valore”. “Il primo anno di Amministrazione – commenta il sindaco di Robecchetto con Induno, Maria Angela Misci – avevamo organizzato una domenica a piedi, con alcune limitazioni, appunto, alle auto e dando vita, in parallelo, ad una passeggiata nel parco. Ritengo che se si tratta di sensibilizzare i cittadini sulla mobilità dolce ed il rispetto dell’ambiente possa avere un significato, di pari passo, però, sono convinta che non è con le domeniche a piedi che si risolve il problema dell’inquinamento. Ci sono realtà e situazioni ben più grandi (a livello di impatto ambientale ed inquinamento) e con le quali, quotidianamente, ci troviamo a doverci confrontare, su cui si dovrebbero concentrare le attenzioni”.

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