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Magenta

Dieci anni di Del Gobbo

Intervista col sindaco uscente, in attesa del 2012 quando i cittadini saranno chiamati alle urne. Il bilancio di questi anni alla guida della città e anche i progetti futuri.

Pochi mesi e, poi, i cittadini di Magenta saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco. Intanto, però, mentre in città si susseguono nomi diversi sui possibili candidati, abbiamo intervistato il primo cittadino Luca Del Gobbo che, dopo due mandati, si appresta a salutare, ufficialmente, il Comune. Iniziamo, subito, con una domanda classica, ossia: Cosa è stato fatto in questi 10 anni dalla sua giunta? “Sono particolarmente orgoglioso di avere, a mio parere, cambiato il modo di intendere l’Amministrazione: abbiamo impostato il lavoro secondo il principio di sussidiarietà, riconoscendo e valorizzando le associazioni locali, che, infatti, ad oggi, sono più di 160, sempre più punto di riferimento per il territorio. In questo abbiamo avuto seguito l’esempio di Roberto Formigoni e della Regione Lombardia, un modello a cui credo dovrebbero guardare in tutta Italia in un simile momento di crisi. E poi abbiamo creato delle eccellenze in Magenta, diventata città della Musica e dell’Unità d’Italia. In ogni caso, lasceremo una realtà ‘a posto’ sotto ogni punto di vista: il bilancio è in ordine, le opere pubbliche sono state realizzate, e ritoccando le tasse comunali solo una volta in dieci anni!”. Qual è, invece, il rammarico? “È un momento difficile per tutti, ci sono problemi forti nell’ambito del lavoro e delle abitazioni… Quello che mi dispiace è non essere riuscito ad proprio accontentare le molte persone che mi hanno chiesto appuntamento per tentare di risolvere i loro problemi”. E adesso, come vede il suo futuro? “Continuerò ad essere a disposizione del mio partito, ma non parteciperò alla nuova giunta: dopo due mandati, mi sembra giusto lasciare spazio a chi verrà. Vorrei, però, rimanere in politica, magari con altre mansioni. ciò che mi preme sottolineare, comunque, è che fare il sindaco è una ‘cosa seria’, deve essere un lavoro”. Veniamo, ora, alle prossime elezioni: chi dopo di lei? “Diciamo che abbiamo una rosa di nomi che tireremo fuori al momento opportuno. La linea politica sarà in continuità con il lavoro fatto finora: una politica del fare, in collaborazione con Lega Nord e Udc, indipendentemente da quelle che sono le dinamiche della politica nazionale. Per quanto mi riguarda, mi rimetterò alle decisioni del mio partito sul ruolo che mi verrà assegnato, e per ora… penso a fare bene il sindaco, fino alla fine del mandato”.

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