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Magenta

Il 13° 'San Martino d'oro'

Il riconoscimento più prestigioso nell'ambito della comunità magentina è stato assegnato ai cittadini iscritti nel 'Libro dei Giusti' custodito a Gerusalemme.

È stato assegnato lo scorso 11 novembre il riconoscimento più prestigioso per la comunità di Magenta: si tratta del ‘San Martino d’oro’, conferito ogni anno a cittadini o associazioni benemerite, che si sono distinte per il loro impegno al servizio della comunità nel corso dell’anno o della loro vita, a insindacabile giudizio congiunto dell’Amministrazione Comunale, della Parrocchia e della Pro Loco. Nel corso del tradizionale concerto di San Martino, Santo Patrono della città, tenutosi presso la Basilica, il 13° ‘San Martino d’oro’ è andato ai magentini iscritti nel ‘Libro dei Giusti’ custodito a Gerusalemme, ed è stato ritirato da Dina Cerioli, magentina che insieme al padre Angelo figura tra i nomi dei ‘Giusti fra le Nazioni’. Tra di loro, anche monsignor Angelo Bertoglio, che non esitò ad accogliere e dare protezione agli ebrei perseguitati durante la seconda guerra mondiale. Proprio lo scorso maggio, presso Casa Giacobbe, si era tenuta la cerimonia di consegna del riconoscimento di ‘Giusto fra le Nazioni’ a don Angelo Oldani, parente più prossimo dell’ex rettore del Pontificio Seminario Lombardo a Roma, magentino, con la partecipazione del Consigliere dell'Ambasciata d'Israele a Roma, la dottoressa Livia Link. Il ‘Libro dei Giusti’ contiene, quindi, i nomi di non-ebrei che salvarono la vita di persone ebree dal genocidio nazista. Alla cerimonia di venerdì scorso era presente anche Dino Molho, di origine ebrea, residente a Milano, che aveva deciso di riparare proprio a Magenta per sfuggire alla deportazione e fu salvato, insieme alla sua famiglia, da alcuni suoi operai che li nascosero nella ‘Casa Segreta’, spazio ricavato all’interno della fabbrica Molho. A queste persone, ovvero Caterina Vaiani, Antonio Garbini, Angelo Cerioli detto Gin, Maria Vaiani Cerioli, Dina Cerioli, Battista Magna detto Delio, era stata intitolata una stele della memoria, inaugurata in via Diaz, dove sorgeva la fabbrica, lo scorso gennaio. Sono i ‘Giusti tra le Nazioni’ magentini, iscritti nel Libro conservato al Museo dei Martiri e degli Eroi della Shoah dallo Yad Vashem a Gerusalemme e va quest’anno alla loro memoria questo ‘San Martino d’oro’. Una storia di altruismo e grande coraggio, un esempio per tutto il territorio.

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