Due società così vicine come posizione geografica, ma due realtà che, oggi, stanno vivendo situazioni completamente differenti. Se da una parte, infatti, la Pro Patria, con i suoi 58 punti nella classifica finale del CAMPIONATO DI PRIMA DIVISIONE, GIRONE A, si è di diritto qualificata per i play off, che possono valere, in caso di vittoria, il passaggio alla serie B, dall’altra, invece, il Legnano (anche lei inserita nella PRIMA DIVISIONE A), dopo una stagione di alti e bassi, in molte occasioni caratterizzata anche da infortuni, si vede costretta, con l’ultimo posto della classifica (a 30 punti), alla retrocessione in SECONDA DIVISIONE. E se per il Legnano è arrivato il momento di riflettere e capire che cosa non ha funzionato durante l’anno, cercando di apportare migliorie ed i giusti innesti, per tornare presto ad essere protagonista, per la Pro Patria è tempo di pensare alla sfida con la Reggiana, primo tassello importante in chiave promozione. Dove il Legnano ha sbagliato? E dove, viceversa, la Pro Patria ha fatto bene? Diverse le opinioni tra dirigenti, tifosi ed allenatori. Differenti i pareri di tutti coloro che, domenica dopo domenica, hanno supportato le loro squadre con il cuore e con quella voglia di vincere, che è l’elemento fondamentale e che contraddistingue coloro che seguono il calcio, gara dopo gara.