Consegnato al castanese, vicepresidente della Banda e dei Combattenti e Reduci, il Premio 'Città di Castano Primo'. Un riconoscimento al suo impegno ed attività.
Una vita divisa tra l’associazione Combattenti e Reduci ed il Corpo Musicale Santa Cecilia. Sessantasei anni in una, 30 nell’altra. Poi, la famiglia, e, prima ancora (fino al giorno della pensione), il lavoro. Un uomo che potrebbe essere definito a tutto campo, ma, soprattutto, una figura di riferimento quando c’è da chiedere un consiglio, un aiuto o da organizzare un evento ed una manifestazione. Renato Castoldi, a lui quest’anno il Comune ha voltuo dedicare la seconda edizione del “Premio Città di Castano Primo”, riconoscimento che l’attuale primo cittadino, Franco Rudoni, con l’appoggio dell’intero Consiglio Comunale, dei capigruppo e del prevosto, don Giuseppe Monti, ha istituto nel 2010 per dare risalto all’opera di quanti (singoli, aziende, istituzioni, enti o associazioni) contribuiscono o hanno contribuito a valorizzare le capacità e le peculiarità della comunità locale. Così, l’altra sera, nella splendida cornice dell’auditorium Paccagnini, ecco la consegna ufficiale del premio a questo castanese “doc”, già da molti ribattezzato “il papà” dell’associazionismo locale. “Sicuramente una grande emozione – dice lo stesso Renato Castoldi, 88 anni – Ringrazio chi ha proposto il mio nome e il comitato che mi ha scelto. Ovviamente un grazie particolare va a tutta la comunità, fondamentale perchè un’associazione possa vivere e dare vita a attività e iniziative”. Un passato ed un presente, come detto, tra i Combattenti e Reduci e la banda cittadina, un po’ le sue seconde case, ma anche l’impegno, in prima fila nel direttivo della locale associazione Arma Aeronautica, di cui, tra l’altro, è stato socio fondatore attorno alla metà degli anni ’70. “Ogni momento è stato ed è per me importante, fin dal giorno in cui ho iniziato. Nei Combattenti sono, ormai, 66 anni, con il Corpo Musicale, invece, siamo al traguardo dei 30. Mi ricordo ancora i primi periodi nella banda, avevo l’incarico di scrivere la presentazione dei vari brani durante i concerti, fino a prendere la carica di vicepresidente con delega. Tra i Reduci, dove sono anche qui vicepresidente, tanti ricordi, ma, sicuramente, ci sono stati due momenti significativi: quando c’è stata la costituzione del Sacrario ai Caduti, dove furono traslate le spoglie di 42 soldati castanesi morti durante le due guerre Mondiali, e, infine, l’anno scorso, la fondazione, l’inaugurazione e l’apertura del Museo Storico Civico (nei locali di via Moroni), oggi un luogo di valore per la cittadinanza e gli studenti del territorio”. Non solo l’associazionismo, però, nella storia e nella vita di Renato Castoldi, bensì una breve parentesi come giornalista: faceva il corrispondente per il Corriere della Sera, nel periodo appena successivo alla Seconda Guerra Mondiale. “Tre, quattro anni – conclude il castanese – durante i quali mi sono occupato di cronaca. Poi gli impegni di lavoro in banca, ho deciso di lasciare”.