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Magenta

Giovane talento letterario

Michael Gibbs, classe 1987, e il suo 'Cieli di tempesta', un thriller che sta riscuotendo un enorme successo. Presentato a Cuggiono, Castellazzo e, infine, Magenta.

Una strada buia, due ombre sinistre, spari nella notte: comincia così ‘Cieli di tempesta’, il libro di esordio di Michael Gibbs, classe 1987, giovane scrittore di thriller di Castellazzo di Robecco. Un libro che sta riscuotendo ampi consensi, oggetto di presentazioni pubbliche a Cuggiono, Castellazzo, e, lo scorso 14 ottobre, a Magenta. Un emergente che inizia a far parlare di sé come “una delle più interessanti novità del panorama letterario italiano”. “Avevo già scritto un altro romanzo in passato – racconta Michael, - un thriller intitolato ‘Spari nel buio’, che però avevo deciso di non pubblicare, tenendolo per me e facendolo leggere ai miei amici. Avrò avuto 15 anni. Questo romanzo, invece, è più maturo, l’ho scritto a 21 anni, e tutti mi hanno consigliato di pubblicarlo. Ma non è stato facile…” Trovare una casa editrice che puntasse su un giovane sconosciuto con la passione per Michael Connelly e Robert Crais, infatti, sembrava impossibile, fino a quando Michael ha incontrato le edizioni ‘Il Ciliegio’ a una fiera a Milano: “Hanno creduto davvero in me. Loro non avevano neanche in catalogo i noir: la collana è stata inaugurata proprio dal mio romanzo”. Il libro racconta dell’assassinio di un professore dell’Università Cattolica, su cui indagano l’ispettore capo della Squadra Mobile Alessandro Rossini e il suo collega Luca Bernardi. Quanto c’è di te in questi personaggi? “Beh, Rossini mi assomiglia, ma il personaggio veramente autobiografico è quello di Nicholas: un ragazzo di 22 anni che frequenta l’università, vive a Castellazzo, gioca a calcio e si sposta in motorino. Il personaggio che davvero non c’entra niente con me è Bernardi: introverso, parla poco, è l’uomo d’azione. E pensare che è quello che intriga di più le donne…” Dei personaggi che sono entrati davvero nel cuore dei lettori: “La trama è importante, ma sono i personaggi a dare quel qualcosa in più”. La soddisfazione più grande? Quando una ragazza mi ha confessato: “Mi sono innamorata di Rossini”. E le donne? “Ci sono anche personaggi femminili, ovviamente nel libro si racconta la storia delle indagini, ma anche la vita privata degli investigatori. E c’è una donna, in particolare, che gioca un ruolo fondamentale…”. Durante la stesura del romanzo, Michael si è recato in questura per documentarsi e farsi raccontare esperienze, mentre per le ambientazioni si è basato sull’università che frequentava: “Verso sera, quando il sole tramonta sui chiostri, in autunno, con le foglie gialle e arancioni che svolazzano, la Cattolica può essere davvero… da thriller!”.

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