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Fuori campo

Lazio - Roma: una partita al foto finish

E’ stato come al solito un derby indiavolato quello della Capitale che, a differenza dell’ormai amichevole derby milanese, conserva ancora una rivalità tanto agguerrita da contagiare immediatamente anche i giocatori appena arrivati, persino quelli più freddi come l’uomo derby di oggi, il polacco di Germania Miroslav Klose.
La Roma parte fortissimo con la rete di Osvaldo dopo soli cinque minuti, che permette all’italo-argentino un’esultanza ripresa dallo storico “Vi ho purgato ancora” di tottiana memoria che aggiornato al nuovo idolo della Sud giallorossa suona: “Vi ho purgato anch’io!”. La Lazio non riesce a uscire dal guscio per tutto il primo tempo, la pressione di 5 derby persi di fila si fa sentire, ma a inizio ripresa ecco l’episodio della svolta: Kjaer stende buffamente in area Brocchi, per Tagliavento è rigore ed espulsione per il difensore danese. Il penalty è generoso ma non inventato. Le risate, invece, derivano dall’atteggiamento di Brocchi che prima chiede scusa temendo per un’ammonizione per simulazione, appena vede avvicinarsi l’arbitro con mano al cartellino, poi esulta come un forsennato appena si accorge che la sanzione è per Kjaer con tanto di rigore alla Lazio. Dopo il goal di Hernanes e con l’uomo in meno la Roma crolla e la Lazio inizia ad attaccare con più convinzione fino al 47’ del secondo tempo quando Klose, che sin lì aveva sbagliato tutto, sigla il 2 a 1 biancoceleste regalando la prima gioia derby al sempre criticatissimo Reja.

- Lazio -

Marchetti 5: un anno di stop forzato non si scrolla di dosso in cinque partite. Sempre impaurito quando si ritrova la palla tra i piedi.
Konko 6,5: il migliore della Lazio nel primo tempo. Cresce ancora con maggiori spazi nella ripresa.
Biava 5,5: poco brillante soprattutto contro la forza fisica e il dinamismo di Osvaldo, uno bravo ma non Batistuta.
Dias 5,5: sempre nervoso. Non dà mai tranquillità al reparto.
Radu 5,5: timido primo tempo. Sostituito nella ripresa. (Lulic 6,5: la superiorità numerica lo aiuta, ma il giovane bosniaco ha davvero grande corsa e potenzialità.)
Gonzalez 5: solo il compitino e anche male. (Mauri 6: un po’ fuori dal gioco, ma ha più qualità dell’uruguaiano e la fa vedere.)
Ledesma 5: il peggior laziale in campo. Mai nel vivo del gioco. Mai un lancio dei suoi. Poco anche in interdizione.
Brocchi 7: motorino instancabile e scaltro. Si procura con furbizia il rigore del pari, recupera tantissimi palloni e li gioca ancora meglio.
Cissé 6,5: in palla e subito in clima derby. Lotta, corre, tira (anche molto bene). Partite calde come questa per lui sono un pane quotidiano.
Klose 5,5: il man of the match alza il suo voto con la giocata che regala i derby alla Lazio, ma non arriva comunque alla sufficienza. Troppi errori sotto porta prima dell’urlo liberatorio a novantesimo già scoccato.

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- Roma –

Stekelenburg 6,5: tiene in piedi la Roma con una serie di grandi parate e uscite ancor più decisive. Chi temeva che avesse un po’ di timore dopo il grave infortunio si sbagliava.
Rosi 5: esce per un infortunio che si procura con un intervento che avrebbe meritato il rosso. Sente tanto il derby da vero romano, troppo. (Cassetti 6: fa la sua parte in una partita già compromessa.)
Kjaer 4: l’anno in Germania no l’ha fatto maturare abbastanza per partite come questa e si vede sin dall’inizio.
Heinze 6,5: un leone in mezzo alla difesa, anche nel finale quando si fa male e Luis Enrique non lo può più sostituire.
Angel 6,5: spina nel fianco della fascia destra laziale. Anche quando la Roma rimane in dieci, il ragazzino ex Barca spinge e non molla mai. Un vero talento.
De Rossi 5,5: troppo nervoso, ma per lui ormai è una costante. Bene in fase difensiva, ma nella ripresa quando la squadra ha bisogno di lui, lui crolla.
Perrotta 5: mai in partita. Una volta avrebbe sopperito con la corsa, ma ora sembra non averne più. (Burdisso 6: non si capisce perché non abbia giocato sin dall’inizio.)
Pjanic 7: il genietto bosniaco ha classe da vendere e lo dimostra durante tutta la partita.
Bojan 5,5: tanta corsa e qualità, ma oggi in partita ne mette in campo solo una: la corsa, quella sbagliata.
Osvaldo 7: l’ex viola e Bologna conquista i suoi nuovi tifosi con una grande prova nel derby e il suo quarto goal in 6 partite di campionato. Forte fisicamente, testardo quanto basta da non mollare mai e dai piedi buoni. La prima scommessa vinta di Luis Henrique.

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