Un cervo ed un cinghiale, a distanza di poche ore l'uno dall'altro. Il primo è stato salvato, per il secondo, purtroppo, non c'è stato nulla da fare.
Due interventi, a distanza di poche ore l’uno dall’altro. E sempre per lo stesso motivo. Un cervo ed un cinghiale nel Canale Industriale, proprio laddove (la via Fermi e la Centrale Castelli di Turbigo), già in passato diversi animali erano stati recuperati. Così stamattina è successo di nuovo. La prima richiesta, attorno alle 5, quando un addetto della vigilanza notturna, che si trovava a passare in zona, ha notato il cervo in acqua e, senza perdere tempo, ha lanciato l’allarme. Sul posto si sono, immediatamente, portati i Vigili del fuoco volontari di Inveruno, il gruppo comunale di Protezione Civile ed il Parco del Ticino, oltre al reparto sommozzatori dei pompieri e, infine, agli agenti della Polizia locale. Difficili le operazioni di recupero, con i soccorritori che sono rimasti nella cittadina del Castanese fin dopo le 9 e con l’animale che, nel frattempo, era stato trascinato dalla corrente nei pressi delle griglie. Riportato, comunque, sulla terra ferma, fortunatamente sano e salvo, il cervo (una volta accertatisi che stava bene) è stato, successivamente, liberato in una zona verde e naturale non molto distante dal luogo del ritrovamento. Non erano passate molte ore che, come detto, in tarda mattinata, è arrivata la seconda chiamata alla centrale operativa del 115. Sempre in via Fermi e sempre all’altezza della Centrale Castelli, un altro animale, stavolta un cinghiale, si trovava in difficoltà. Qualcuno pare l’abbia avvistato, alcuni chilometri prima, più o meno all’altezza della chiesa della Madonna in Binda a Nosate, ma solamente nel territorio di Turbigo i Vigili del fuoco volontari inverunesi ed i sommozzatori sono riusciti a portarlo a riva. Per lui non c’è stato, però, nulla da fare: quasi sicuramente il troppo tempo trascorso in acqua e, forse, lo sforzo per cercare di liberarsi, l’animale è, purtroppo, morto.