Spettacolo a Torino, dove i bianconeri dominano Allegri ed i suoi, apparsi troppo stanchi e, soprattutto, spenti. Ora è lecito pensare al tricolore.
Spettacolo bianconero ieri sera allo Juventus Stadium. Una grande Juve stende un Milan troppo lento e mai in partita. Umile, grintosa, combattiva su ogni pallone, bramosa di vittorie, queste sono le caratteristiche principali che i bianconeri hanno mostrato. Caratteristiche che sono tremendamente simili a quelle che il suo allenatore esibiva ogni domenica quando scendeva in campo con quella stessa maglia. Che sia la volta buona? Che sia finalmente tornata la 'Vecchia Signora'? Troppo presto per dirlo perché il campionato è appena cominciato e perché l’umiltà è un’arma a doppio taglio. Infatti, se da un lato la Juve non teme nessuno e se la gioca a viso aperto contro chiunque (a differenza del tutti dietro e ripartenze di Del Neri), è anche vero che una grande squadra deve convincersi di esserlo. Se la Juventus dovrà puntare di nuovo alla vittoria del campionato dovrà porselo come obiettivo forte già dalla prima giornata, non può iniziare a giocare una decina di partite e poi vedere a che punto sta. Passo indietro, invece, per il Milan, che per la verità fino ad ora non ha mai convinto veramente. Fatica in campionato ed anche nel suo stesso habitat, la Champions League, dove si ostenta un 2 a 2 al Camp Nou come un incredibile vanto, ma durante la partita la squadra di Allegri ha preso pallate dall’inizio alla fine. Gli infortuni sono un alibi serio: difficile giocare senza Ibra, Boateng, Pato. Però la lentezza con cui si muove la squadra non potrà per sempre essere mascherata chiamandola erroneamente possesso palla. Allegri dovrà lavorare, ma soprattutto lo dovranno fare Galliani e Braida in sede di mercato.
LE NOSTRE PAGELLE:
JUVENTUS:
BUFFON 6,5: Una volta si diceva che il grande portiere non deve saper fare tante parate, ma una sola a partita, decisiva. E così è stato ieri, un tiro del Milan e una grande risposta di Gigi.
LICHSTEINER 7: Conte ha risolto almeno il problema della fascia destra con un motorino dai piedi buoni che non ha mai bisogno di fermarsi a far benzina.
BARZAGLI 6: Compitino per lui ieri sera.
BONUCCI 6,5: Mezzo punto in più del compagno di reparto come incoraggiamento. In estate Conte lo voleva spedire in Russia un giorno sì e l’altro pure ora si ritrova in campo contro Ibra e Cassano e lui tiene botta.
CHIELLINI 6,5: Terzino sinistro di questa Juve arrembante è il ruolo perfetto per lui.
VIDAL 7: Grande dinamismo, garra, come dicono dalle sue parti, e piedi buoni… finché non gli si chiede di tirare in porta.
PIRLO 7,5: La botta al ginocchio che lo ha tenuto in dubbio fino all’ultimo lo condiziona per tutta la partita, ma lui dirige comunque la sua squadra a dovere con la solita classe: e quest’anno la sua squadra è la Juventus.
MARCHISIO 8: Il capitan Futuro juventino. Corsa, tecnica, senso della posizione, amore per la Juve e la città di Torino. Sembra non mancare nulla a quello che lo stesso Conte ha definito ‘Un Conte, ma molto più forte’.
KRASIC 4,5: Unico neo della serata juventina. Il serbo ci mette la voglia, ma sembra non avere ancora capito nulla degli schemi di Conte. Certo cambiare modulo ogni domenica non è facile, ma si è pur sempre professionisti! (Giaccherini 6,5: il solito trottolino tutto dribbling e corsa).
VUCINIC 7,5: Come unico showman d’attacco si trova perfettamente a suo agio. Diverte e si diverte. A volte però è troppo lezioso nel cercare sempre la giocata più difficile, un difetto che si porta dietro da Roma, ma che sicuramente Conte gli farà passare.
PEPE 6,5: Un po’ più spento del solito. Meno nel vivo del gioco, ma sempre determinate quando c’è da difendere.
MATRI s.v.
MILAN:
ABBIATI 5,5: Brutta papera sul secondo goal di Marchisio, ma prima tiene a galla il Milan con doversi super interventi.
ZAMBROTTA 5: Non si fa vedere quasi mai nella metà campo juventina. Troppa timidezza per un giocatore della sua esperienza.
THIAGO SILVA 6,5: Altra grande prova di tecnica e tenacia per quello che probabilmente sarà il miglior centrale al mondo.
NESTA 6,5: Leggere il compagno Thiago Silva, ma con il tempo presente. (Antonini s.v.)
BONERA 5: La fascia non è il suo habitat, per usare un termine da Milan. Il centro della difesa del Milan lo è ancora di meno.
VAN BOMMEL 5,5: Il migliore del centrocampo rossonero anche se a metà ripresa si avventura in un retropassaggio kamikaze che per poco non regala un gol alla Juve.
NOCERINO 5: Mai in partita e per uno il cui compito è solo correre dietro al pallone è davvero tragico.
SEEDORF 5: E’ lui la luce del Milan. Purtroppo questa sera si è spenta troppo presto.
BOATENG 5,5: La sua è la solita prova di forza da trequartista atipico. Non ci si può aspettare che inventi qualche giocata, ma che dia fastidio a difesa e centrocampo avversari e questo il Boa lo ha fatto. Un’espulsione ingiusta ne macchia la prestazione.
IBRAHIMOVIC 5: Davanti è l’unico che si batte e s’impegna pur senza combinare nulla. Da lui ci si aspetta di più.
CASSANO 4,5: Il ragazzo di Bari vecchia sembra issare bandiera bianca in ogni partita nella quale il ritmo del gioco si alza un po’ troppo. Non ci siamo per un presunto campione. (Emanuelson s.v.).