Cari Amici,
nel mio messaggio di fine luglio a fronte del possibile lancio di un secondo referendum inteso a far rivivere il Mattarellum, Vi avevo indicato l'opportunità di non dividere le opposizioni in questo momento così difficile per la vita del Paese, in cui era auspicabile che il governo cadesse e si potesse andare o a un governo istituzionale che facesse una manovra equa ed efficace ed affrontasse il varo di una
nuova legge elettorale, o ad elezioni anticipate che avrebbero comunque vanificato il nostro referendum. In un incontro il 27 luglio tra alcuni dei membri del nostro comitato promotore e Veltroni, Castagnetti e Parisi, fu concordato di fermare definitivamente entrambi i referendum.
Questo accordo non è stato rispettato dalla nostra controparte che si era nel frattempo accordata con Di Pietro e Vendola. Poiché il nostro giudizio su di un ritorno al la legge Mattarella è radicalmente negativo non risolvendo né il problema delle liste bloccate (i candidati nei collegi sono pur sempre scelti dalle segreterie di partito) né di evitare che il Collegio uninominale a turno unico della Mattarella produca gli stessi effetti del Premio di maggioranza (e cioè coalizioni troppo ampie e disomogenee incapaci di governare), siamo oggi costretti a riprendere la campagna di raccolta delle firme.
Vi invitiamo perciò:
1) chiarire in ogni possibile circostanza che il nostro referendum è il solo che verrà sicuramente ammesso dalla Corte Costituzionale, e quindi il solo strumento in grado di abolire il Porcellum;
2) chiarire che il secondo referendum conserva, sia pur informa parzialmente attenuata, i difetti del Porcellum;
3) chiedere ai partiti di ospitare un tavolo per la raccolta delle firme sul nostro referendum;
4) attivarsi per far firmare presso i comuni i cittadini chiarendo loro che devono sostenere il nostro referendum (moduli arrivati all'inizio di luglio) e non firmare quello avversario (moduli arrivati solo in questi giorni);
E' vero che abbiamo perso molto tempo nell'ingenua fiducia che anche i sostenitori dell'altro referendum condividessero il nostro senso di responsabilità e rispettassero il patto concordato, adesso però è importante fare ogni tentativo per raggiungere il nostro obiettivo, e per impedire che i promotori del secondo referendum abbiano un effimero successo che verrebbe comunque cancellato dalla decisione della Corte Costituzionale di considerare inammissibile il loro referendum. ll vero obiettivo dei Veltroni, Parisi, Di Pietro, Vendola, etc. è politico: far sì che i partiti rimangano i soli depositari della scelta degli eletti, salvaguardando così la loro rendita di posizione e i loro personali destini. Vi è un secondo scopo politico, quello di mantenere l'attuale falso bipolarismo che rischia di continuare a favorire il
centro-destra. In tutta E uropa, invece (eccezion fatta per l'Inghilterra, in cui il maggioritario ha però prodotto un sistema tripolare; e per la Francia che però è sostanzialmente un sistema presidenziale), il bipolarismo si accompagna a leggi elettorali proporzionali e viene assicurato attraverso una loro correzione basata
sull'ampiezza dei collegi (Spagna), su clausole costituzionali (la sfiducia costruttiva tedesca) o apposite soglie di sbarramento.
Per le ragioni su esposte Vi prego di fare ancora uno sforzo per raccogliere firme, di confermarmi la Vostra adesione al costituendo Movimento per la riforma elettorale; ed infine, di farmi conoscere la situazione nella Vostra città.
A tutti un grazie per quanto sinora fatto e un cordiale saluto.
Stefano Passigli