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Cultura

Artemisia Gentileschi. L'arte è donna

A Palazzo Reale di Milano la rassegna sulla pittrice che affrontò l'egemonia maschile nell'arte e nella vita del XVII secolo. Racconti e testimonianze cariche di emozioni.

Parlando di arte e di Seicento europeo, la mente porta a galla i nomi di Caravaggio, Rubens, Velazquez, Rembrant... In pochi direbbero Artemisia Gentileschi, perché pochi immaginano che una donna possa aver detto la sua in un periodo soverchiato dall'artista uomo'. La nuova, straordinaria mostra organizzata da 24 ORE cultura, 'Artemisia Gentileschi. Storia di una passione' (dal 22 settembre 2011 al 29 gennaio 2012, nel Palazzo Reale di Milano) ci racconta, invece, come una donna sia riuscita a segnare una pagina fantastica della storia dell'arte, mostrandoci una selezione intelligente ed evocativa delle opere della 'pittoressa camaleontica', curata da Roberto Contini e Francesco Solinas. Lavori intensi, di grande pathos e denuncia della condizione femminile nel XVII secolo, dove anche uno stupro (come quello subito dalla pittrice) poteva essere messo a tacere sotto la preminenza maschile. Queste tematiche emergono potenti nei quadri della Gentileschi, incastonati nell'evocativo allestimento di Emma Dante (la regista della Carmen che nel 2010 aprì la stagione de 'La Scala'), la quale, nella conferenza stampa d'inaugurazione lo scorso 21 settembre, definisce la mostra “uno splendido romanzo”. L'esposizione si struttura a circolo, aprendo con una versione minore della 'Giuditta con la testa di Oloferne' e, passando per ritratti, opere a tema biblico e allegorie, si chiude con l'opera più celebre di Artemisia, ancora 'La Giuditta con la testa di Oloferne', ma del maturo periodo fiorentino: un prestito eccezionale dal Museo degli Uffizi. Al centro la donna, la sua sensualità e le imprese che attestano l'importanza del gentil sesso nel corso della storia sacra e non. Quella della Gentileschi è una donna che non si piega alla società, si ribella e, con astuzia, riesce a sconfiggere le prevaricazioni maschili. Alla mostra, difatti, hanno collaborato tre associazioni in difesa e per valorizzare la figura femminile: Di Nuovo Milano, Valore D e Doppia Difesa, presieduta da Michelle Hunziker. Nella conferenza stampa citata, proprio la show girl (che con l'avvocato Giulia Bongiorno è anche fondatrice di Doppia Difesa, per l'assistenza alle donne vittime di violenza) ha paragonato la storia dello stupro denunciato da Artemisia in un tempo difficile, alla forza che le donne dovrebbero avere oggi, a maggior ragione, in casi simili. 'Artemisia Gentileschi. Storia di una passione' è in definitiva un prodotto ben realizzato, colmo di iniziative collaterali, ma, cosa più importante, di grande valore intrinseco; è la scoperta di un'artista in grado di solleticare le emozioni di coloro che accetteranno di 'ascoltare' la sua pittura.

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