La sconfitta col Novara ed un inizio di stagione disastroso hanno fatto decidere il presidente Moratti. Chi al suo posto: in pole position sembra esserci Ranieri.
Non è stata solo la sconfitta con il Novara (sicuramente l'ennesimo passo falso che ha fatto riflettere la dirigenza), bensì un insieme di situazioni che si sono venute a creare, praticamente, da subito, da quando cioè Gasperini è arrivato alla Pinetina. E così, oggi, l'ex tecnico del Genoa, non è più l'allenatore dell'Inter. Esonerato dopo la brutta figura fatta, ieri sera (martedì), al Silvio Piola contro il neopromosso Novara di Tesser. 'Gasp' fatto fuori, come se tutte le colpe di questo disastroso inizio di stagione sia sue. Va bene che, fin dall'inizio, l'ormai ex mister nerazzurro, è sembrato in completa confusione (soprattutto nelle scelte su come schierare la squadra), questa, però, non deve assolutamente essere presa come alibi ad un'estate dove l'intera dirigenza interista, dal presidente ai suoi più stretti collaboratori, hanno fatto un mercato, come si dice, "tanto per... fare!". Non un acquisto ragionato, studiato, valutato in ogni dettaglio, non una presa di posizione su l'una o l'altra decisione, e via discorrendo. Facile dare le colpe solo al tecnico (alla fine se si va male, chi ne fa le spese sono sempre loro), più difficile, invece, ammettere i propri errori. Ognuno deve avere il coraggio di metterci la faccia, dal presidente Moratti, ai collaboratori (Brance, su tutti), passando per il tecnico e fino ad arrivare ai giocatori (Zanetti e Cambiasso, i due leader dello spogliatoio, si facciano un serio ed attento esame).
Detto ciò, ora arriva il momento di capire chi sarà il sostituto di Giampiero Gasperini: la pista preferita sembra portare a Ranieri, subito dietro ecco Delio Rossi, ma anche Figo (forse in coppia con Baresi), quindi Zenga (il nome tornato alla ribalta) e, infine, Sanchez Flores (come la prenderà, però, Forlan; tra i due, si sa, non c'è mai stato un buon rapporto). L'ultima ipotesi, di poco fa (ma, comunque, già uscita nei mesi scorsi), direbbe Van Gaal, allenatore di polso e, forse, oggi l'uomo giusto per rimettere sulla retta via l'Inter.