Fermo quattro mesi per la mononucleosi, Stefano Oldani del Pro Bike Junior è tornato a correre. Per lui, subito, una vittoria, domenica scorsa, a San Giorgio su Legnano.
Dalla mononucleosi (che lo ha costretto a rimanere fermo ai box per quattro mesi) al ritorno alle gare. Stefano Oldani ha vinto e lo ha fatto alla grande. Un settimo ed un secondo posto, quindi il gradino più alto del podio, proprio domenica scorsa in quel di San Giorgio su Legnano: gli sono bastate tre gare ed il giovanissimo portacolori, classe 1998, del Team Pro Bike Junior di Busto Garolfo, è tornato ad essere protagonista del palcoscenico ciclistico locale. Così, oggi, lo stop dettato dal suo medico sportivo e la prova di Bizzarone, dell’8 maggio scorso (ultima manifestazione a cui aveva preso parte), sono solamente un ricordo. Adesso, invece, per lui ci sono i prossimi appuntamenti in calendario, da qui alla fine della stagione, da preparare ma, soprattutto, la voglia di recuperare i mesi persi e di continuare a divertirsi correndo, confermando, ancora una volta, le indiscusse doti atletiche e tecniche che lo hanno contraddistinto nei sette anni di attività agonistica. Conferme che, come detto, sono arrivate domenica scorsa, quando Stefano (dopo un settimo posto, nella prima uscita, ed un secondo in provincia di Novara) ha centrato la vittoria a San Giorgio su Legnano, in un appuntamento che ha visto al via un centinaio di iscritti delle classi 1997/1998 lungo un tracciato che ha toccato anche i vicini Comuni di Canegrate e Busto Garolfo, paese, quest’ultimo, dove tra l’altro risiede. “Tanti gli amici ed i tifosi presenti, ad incitarlo e festeggiarlo per il suo ritorno e per l’ottima prestazione – dice il presidente della società di ciclismo, Andrea Oldani – Un’emozione vederlo tagliare per primo il traguardo. Ora, anche se la fine della stagione è, ormai, vicina (si concluderà, infatti, per fine settembre), tutti noi speriamo che Stefano possa ancora togliersi grandi soddisfazioni, centrando altri prestigiosi successi come ha fatto in questi sette anni che corre”.