Busto Garolfo, Cuggiono
Anna Mei, campionessa mondiale Endurance, in sella per sostenere il giovane Mattia di Cuggiono, che soffre di epidermolisi bollosa. Tenterà di battere il record del mondo (700 chilometri in 24 ore non stop) sabato, al velodromo di Busto Garolfo.
Non sa se sarà record mondiale, ciò di cui, invece, è certa è che l’appuntamento andrà ben oltre il normale sport. Solidarietà e vicinanza a chi, purtroppo, nella vita è stato meno fortunato, tutto partirà da qui. Anna Mei, confermatasi per il terzo anno consecutivo campionessa del mondo di Endurance, è pronta a tornare in sella alla sua bicicletta per una nuova ed emozionante sfida. Un’iniziativa dal doppio significato che, se da una parte, potrebbe essere il raggiungimento di un ulteriore traguardo sportivo (il record mondiale, appunto), dall’altra è, come detto, solidarietà, nel senso più profondo della parola. L’appuntamento è per questo sabato (10 settembre) al velodromo di Busto Garolfo (i cancelli rimarranno aperti per tutta la giornata e fino a domani, domenica, per permettere a tutti, appassionati di ciclismo e non, di assistere all’evento), dove la nostra atleta proverà a battere il record del mondo, oggi detenuto dall’americana Seana Hogan, percorrendo 700 chilometri nell’arco delle 24 ore. Sicuramente un momento particolare e straordinario che, la stessa Anna, ha voluto rendere ancor più magico, dedicando l’intera manifestazione a Mattia Lomuscio, giovane di Cuggiono che soffre di epidermolisi bollosa, una rarissima malattia genetica che provoca bolle e lesioni sulla pelle, generate da frizioni o sfregamenti anche lievi, molto dolorose che causano un impatto drammatico sulla qualità della vita. E proprio Mattia sarà presente, insieme alla sua famiglia, ai nastri di partenza per sostenere la campionessa nella sua impresa, promossa da OrioliSoluzioni SaS e Bike Show. Tutti, ovviamente, sono invitati a partecipare, perchè più saremo, più saranno importanti i risultati che si potrebbero raggiungere. L’intero ricavato dell’iniziativa verrà, infatti, devoluto alla famiglia del ragazzo cuggionese.