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Attualità

Manovra finanziaria, all'ordine del giorno

E' l'argomento principale del Consiglio dei Ministri, che si riunirà oggi pomeriggio alle 15. Un tema 'caldo' per il quale serve particolare attenzione.

E’ in cima all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, che si riunirà questo pomeriggio alle 15. Stiamo parlando della manovra da 47 miliardi che dovrebbe, come concordato in sede UE, portare l’Italia al pareggio di bilancio entro il 2014. Molte le proposte contenute nella bozza, a partire dalla tassazione al 35% per il trading bancario ed il ritorno all’1,5 per mille dell’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie. Per quanto riguarda le liti fiscali pendenti, potranno essere “condonate” se inferiori ai 20.000 euro, mentre per quelle future verrà resa obbligatoria la mediazione. Al vaglio anche l’introduzione di un “superbollo” per Suv e auto al di sopra dei 125 kKW, mentre, per quanto riguarda il gioco, è previsto un inasprimento delle sanzioni per il mancato rispetto delle norme a tutela dei minori. Si potrà, inoltre, giocare il resto della spesa al supermercato (massimo 5 euro) e, per la gioia degli appassionati, si sta pensando ad un nuovo via libera al poker nei circoli. Un ticket del valore di 10 euro scatterà dal primo gennaio 2012 per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, mentre sarà di 25 euro quello per i codici bianchi del pronto soccorso. Argomento pensioni: salirà l’età pensionabile delle lavoratrici, ma in modo graduale, con un aumento di un mese di anzianità a partire dal 2020, per arrivare a regime nel 2030. Novità in campo fiscale anche per le imprese, sia per quanto riguarda gli studi di settore che per il regime dei minimi, mentre non scatterà da subito l’aumento dell’1% sull’IVA. Stop infine anche alle quote latte, così come richiesto dalla Lega. Non rientra per ora nella bozza il pacchetto di tagli ai costi della politica, anche se i contenuti sono stati anticipati nei giorni scorsi: meno auto blu e voli, livellamento retributivo sulla media europea, tagli ai benefit al termine dell’incarico politico. Si spera di trovarne traccia nel testo definitivo.

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