L'allarme, stamattina poco dopo le 5. Sul posto i Vigili del fuoco volontari del distaccamento di Inveruno. I pompieri sono riusciti a spegnere il rogo.
Alle 5.27 di venerdì 24 giugno la sala operativa del 115 ha fatto scattare l'allarme per i vigili del fuoco volontari d'Inveruno: "Incendio conceria a Buscate, vi inviamo diverse squadre in ausilio". Al trillo delle ricetrasmittenti i volontari del paese hanno raggiunto la caserma di via Lazzaretto al fine di completare le squadre di soccorso. Dieci minuti più tardi due mezzi avevano già raggiunto via Achille Grandi, zona abbastanza centrale di Buscate, ed i pompieri avevano già circoscritto l'incendio.
Le fiamme avevano avvolto alcuni pallet carichi di pellami semilavorati e stavano propagandosi ad un vicino macchinario e ad altre attrezzature vicine, nonché arredi. Ad accorgersi di ciò che stava accadendo la titolare della Conceria 3C (degli eredi Calloni); vive in un appartamento adiacente la fabbrica. Dapprima il suono dell'antifurto, poi il fumo, il puzzo di bruciato. Da qui l'allarme ai figli che, insieme al metronotte, tentavano uno spegnimento dell'incendio con alcuni estintori ed una manichetta idrica. I volontari Inverunesi, muniti di autorespiratori e indumenti antifiamma, accedevano al capannone e - contestualmente alla messa in funzione d'un apposito ventilatore portatile - spruzzavano una coltre di schiuma sui materiali incendiati per poi proseguire nella messa in sicurezza dell'edificio. Struttura dichiarata poi in parte inagibile per via del rischio di crollo di un soffitto e a causa di un impianto elettrico ormai compromesso dalle fiamme. L'invio di squadre VVF provinciali e Milanesi veniva sospeso e giungevano i soli "permanenti" di Legnano in supporto, ormai quando l'incendio era già risolto. Da una prima analisi, i pompieri escluderebbero le cause dolose e propenderebbero per il malfunzionamento d'un quadro elettrico dal quale sarebbe scaturito il rogo.