Musica e parole nella serata in cui il candidato Pd presenta ai Magentini la sua idea di città. Un progetto da costruire insieme, cittadini protagonisti, dignità della politica: queste le parole al centro del discorso di Invernizzi. Ad ascoltarlo quasi 500 persone che hanno affollato la tensostruttura di piazza Mercato.
«Sono qui per parlare della mia idea di città, per capire qual è la vostra idea. E se siamo d’accordo, possiamo costruire insieme un progetto per Magenta». Questo il biglietto da visita di Marco Invernizzi. 60 anni, a Magenta da 35, laureato in Giurisprudenza e di professione commercialista, da sempre impegnato nel mondo della cultura: presidente della commissione biblioteca a Vittuone, del sistema bibliotecario distrettuale, fin dagli anni ’80 curatore dei cineforum magentini e dal 2009 presidente dell’associazione “UrbanaMente”. Oggi, a poco più di una settimana dal congresso con cui il suo partito lo ha scelto come candidato sindaco, ha voluto una serata per incontrare la città e presentarsi. E la tensostruttura di piazza Mercato, colorata dell’arancione scelto come colore simbolo della campagna, si è riempita: quasi 500 persone hanno risposto all’invito. «Un evento eccezionale» commenta soddisfatto il segretario pd Paolo Razzano «tenendo presente che per l’organizzazione e la diffusione abbiamo avuto tempi strettissimi. È un segno che anche a Magenta l’aria sta cambiando». Sale sul palco poco dopo le nove, Invernizzi, e prende la parola per un lungo discorso. «Per troppo tempo ai cittadini la politica ha fatto promesse. Io credo invece che ai cittadini si debba soprattutto fare domande: come vogliamo Magenta? ». Non parla di programma perché, spiega, «è da costruire insieme: una città è fatta da chi la abita, le idee per essere buone devono nascere dalla partecipazione di tutti». Parla di temi grandi, sottolinea soprattutto che «bisogna ridare dignità alla politica, perché meritiamo molto di più dell’indegno spettacolo a cui assistiamo da troppo tempo. Per questo ho scelto di impegnarmi». Il suo discorso, molto applaudito, lascia poi spazio alla musica. L’ensamble di giovani talenti magentini ha preparato una scaletta ad hoc: si va da “Eppure soffia” di Bertoli, a “È la pioggia che va” dei The Rokes, per concludere con “Tutta mia la città” dell’Equipe84. Sostenuto da Pd, Idv e vari gruppi della società civile, Invernizzi lancia così la sua candidatura, in attesa delle primarie del centrosinistra che si terranno in autunno.