22 giugno. A partire dalle ore 08.30, con l'apertura delle buste, oltre mezzo milione di studenti italiani hanno dato il via agli Esami di Stato 2011, con la Prima Prova, il temutissimo tema di Italiano, uguale per tutti gli indirizzi, che durerà per ben sei ore. Nonostante ciò, già dalle prime ore del giorno erano reperibili le tanto attese tracce che in queste settimane erano state assiduamente ricercate tra “Tototemi” e varie ricerche in Internet.
I primi a far trapelare le notizie con le preziose informazioni sono stati siti come Scuolazoo e Studenti.it “accompagnati” sorprendentemente dal Corriere della Sera, che li ha battuti sul tempo. Per la prova sono state confermate le tipologie adottate negli anni scorsi e dunque gli studenti possono scegliere tra l'analisi di un testo letterario, la produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale (questi due scelti tra i diversi ambiti di riferimento: storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico) e il tema di argomento storico o di attualità. I candidati possono consultare il dizionario di italiano e non potranno uscire prima di tre ore dalla dettatura del tema. Inutile dire che sono banditi cellulari, palmari, pc portatili e qualsiasi altro dispositivo di trasmissione dati.
Una delle tipologie riguarda l'ermetismo e Giuseppe Ungaretti, con la poesia “Lucca” tratta da «L'Allegria» il titolo scelto per l'«analisi del testo». Per il saggio breve «Amore, odio, passione» con brani di Verga, D'Annunzio e Svevo; nell'ambito socio-economico «Siamo quello che mangiamo?»; nell'ambito scientifico tema su Enrico Fermi; per l'ambito storico «Destra e sinistra» partendo da alcuni autori che ne analizzano le caratteristiche. Per il tema storico un frase dello storico Eric Hobsbawm, con il suo «Secolo breve», in particolare con una frase legata agli anni Settanta: i candidati dovranno commentare quel che è successo dal punto di vista storico, sociale ed economico, in quegli anni. E infine «Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti»: partendo da questa frase di Andy Warhol si chiede ai candidati di analizzare il valore assegnato alla fama effimera nella società odierna. Insomma, temi corposi e importanti da essere svolti al meglio!