Ultimi appuntamenti per la Fabbrica del Canto. A Legnano in sala della musica dell'Associazione Jubilate ed a Cernusco sul Naviglio all'Auditorium della Casa delle Arti.
Ultimi due concerti, martedì 21 giugno, per la ventesima edizione de La Fabbrica del Canto, il festival internazionale di musica corale. A Legnano, nella sala della musica dell’Associazione Jubilate in via Abruzzi 19, alle 21, si esibirà il quartetto canadese dei Realtime: tutti esauriti i 250 posti a sedere, prenotati telefonicamente nei giorni scorsi allo 0331/594504. I quattro coristi proporranno un repertorio all’insegna di rock and roll, lock and ring, barbershop style e jazz moderno. Il gruppo si è distinto in diverse competizioni, in tutto il mondo, aggiudicandosi la medaglia d’oro al concorso internazionale della Barbershop Harmony Society di Salt Lake City. L’altro appuntamento in programma domani è a Cernusco sul Naviglio, alle 21, nell’Auditorium della Casa delle Arti, dove a cantare e ballare saranno le svedesi Arctic Light. Il coro femminile offrirà al pubblico una performance di musica contemporanea, con particolari esibizioni in movimento. Il gruppo ha cantato in diverse occasioni per i membri della famiglia reale svedese. Con questi due eventi si conclude l’edizione 2011 de La Fabbrica del Canto. A raccontare il successo di quest’anno sono i numeri. Alla rassegna di canto a cappella hanno partecipato oltre 200 coristi, provenienti da otto paesi diversi: gli Hover Chamber Choir dall’Armenia, le Arctic Light dalla Svezia, i Joyful Company of Singers e i Realtime, rispettivamente da Gran Bretagna e Canada. E ancora i The Gents dall’Olanda, gli Estudio Coral Meridies dall’Argentina, i Parahyangan Catholic University Choir dall’Indonesia e infine le Pro Musica Girls’ Choir dall’Ungheria. Per 20 giorni, le voci più belle del panorama internazionale hanno attraversato la Lombardia, esibendosi in 45 comuni di 8 province: Milano, Varese, Monza e Brianza, Pavia, Brescia, Como, Bergamo e Sondrio. “Siamo molto soddisfatti di questa edizione – commenta Francesco Leonardi, talent scout del Festival, che ha selezionato i cori ospiti –. Ogni anno osserviamo come l’interesse verso la Fabbrica del Canto e la musica corale cresca da parte del pubblico. Questo fattore emerge dall’enorme partecipazione ai concerti, ma anche da ciò che accade sulla rete. Aumentano i nuovi amici sul nostro profilo Facebook, arrivati a quota 850, e sono oltre 300 le mail di ringraziamento ricevute. Centinaia anche i contatti ai video pubblicati sul nostro canale Youtube”. Ventidue mila gli spettatori che hanno assistito ai 49 concerti, in cui sono stati eseguiti centinaia di brani di musica sacra e popolare. Tra gli spalti, quest’anno, tantissime presenze eccezionali, in particolare quella degli esponenti della Federazione Mondiale di Musica Corale (IFCM), tra cui il presidente Michael J. Anderson. Gli illustri ospiti dell’IFCM hanno programmato uno dei loro incontri proprio in Italia per partecipare a La Fabbrica del Canto, manifestazione riconosciuta ormai a livello internazionale.
Da record anche la generosità del pubblico che ha seguito il festival. Mai come quest’anno, nonostante la crisi economica e finanziaria, il festival internazionale di musica corale, è riuscito a raccogliere così tante donazioni per il progetto di solidarietà: oltre 14 mila euro contro i 12 mila raccolti nel 2010 per opere di beneficenza. Dopo aver terminato di costruire la scuola di Dar Es Salaam in Tanzania, in occasione della ventesima edizione il festival internazionale di musica corale ha deciso di destinare i fondi, raccolti in ciascuno dei 49 concerti, alle popolazioni delle favelas argentine di Buenos Aires. In questo modo, grazie al sostegno del pubblico, l’opera dei Frati Minori Conventuali Francescani di Roma potrà continuare la sua missione nell’America meridionale.
Anche in quest’edizione, importante è stato il supporto dei ventidue volontari, studenti dell’Istituto superiore statale “Carlo Dell'Acqua”, del Liceo scientifico e classico “Galileo Galilei” di Legnano e del Liceo scientifico “Cavalleri” di Parabiago (Mi), che hanno avuto modo di vivere il festival come un’esperienza formativa, praticando le lingue straniere grazie all’interazione con i 200 coristi.