L'ultima campanella è ormai suonata in tutti gli istituti scolastici del nostro territorio, un momemento di festa per tantissimi ragazzi e ragazze dei nostri paesi, ma anche della 'verità' per alcuni di loro. Tra pochi giorni, infatti, prenderanno avvio gli esami di Stato per la licenza media e per la maturità. Prove diverse, difficoltà differenti, ma ugualmente sentite da parte degli studenti che si avvicinano a questo momento con tante aspettative e, crediamo, anche un po' di paura. Una tensione però che, come emerge dalla nostra inchiesta tra i presidi del territorio, dovrebbe essere scongiurata per cercare di avvicinarsi alle prove con la necessaria attenzione e tranquillità.
Alfonso De Rosa, Magnago e Vanzaghello
La preparazione agli esami di Stato per la licenza media non è certo questione degli ultimi giorni agli istituti didattici di Magnago e Vanzaghello: “Le simulazioni per la prova orale e per il test Invalsi (con italiano e matematica) sono avviati ormai da mesi - ci spiega il dirigente didattico Alfonso De Rosa - L’importante è che i ragazzi cerchino di stare tranquilli e di controllare la propria emotività. Non serve stare ora a studiare giorno e notte sui libri, ma piuttosto riuscire a dimostrare la propria maturazione e capacità di legare le diverse materie tra loro”. Tra i consigli che i docenti forniscono ai giovani studenti e alle famiglie vi è quello di provare a casa, proprio coi genitori, a ripetere la tesina finale a voce alta, così da acquisire più sicurezza. “Un po’ di emotività ovviamente credo sia normale - prosegue il dirigente De Rosa - ma in fondo, presidente di commissione a parte, i ragazzi troveranno i professori che li hanno accompagnati durante l’anno”.
Enrica Castiglioni, Robecchetto e Turbigo
Un esame di licenza che è anche un test di vera maturità. Tra pochi giorni molti ragazzi e ragazze degli istituti didattici di Turbigo e Robecchetto si ritroveranno di fronte la prova di Stato per il passaggio alle superiori. Nelle classi coordinate dalla dirigente didattica Enrica Castiglioni, il percorso di avvicinamento è iniziato già da tempo: “Le prove in classe e le verifiche simili alle prove di esame sono state sperimentate già durante l’anno - ci spiega Giuseppina Francone, insegnante - Per quanto concerne la prova Invalsi, in particolare, quest’anno abbiamo attivato la possibilità di farla provare ai ragazzi direttamente da casa propria, tramite il sito della nostra scuola o, come in alcuni casi, direttamente dal sito di classe. L’aver già sperimentato alcune prove credo permetterà ai ragazzi di presentarsi più tranquilli. Un consiglio particolare che vorrei dare, più che un ripasso dell’ultim’ora, è quello di prestare grande attenzione alle domande delle prove”.
Giampiero Chiodini, Castano Primo
Sicuramente quello di terza Media è il primo esame importante del percorso scolastico dei nostri studenti - dice Giampiero Chiodini, direttore dell’istituto comprensivo di Castano Primo - Da un lato c’è la consapevolezza, dunque, del percorso fatto, dall’altro, invece, delle competenze acquisite in questi anni. Ciò significa che è un momento significativo, ma, allo stesso tempo, la prova in sé non deve essere caricata più del dovuto. Bisogna che i ragazzi ci arrivino con la giusta responsabilità e l’impegno, contemporaneamente, però, anche con la serenità e la tranquillità necessarie affinché ciascuno abbia la possibilità di mettere in luce le sue potenzialità e qualità. Fondamentale sarà, pertanto, rimanere concentrati ed avere l’autocontrollo giusto delle emozioni. Così facendo sono certo che i risultati saranno importanti e gli stessi alunni ne usciranno sicuramente soddisfatti”.
Luciano Marzorati, Castano Primo
In base all’esperienza acquisita negli anni - spiega Luciano Marzorati, preside dell’istituto d’istruzione superiore ‘Torno’ di Castano Primo - il consiglio che posso dare è di mantenere la calma e rimanere sereni. Si tratta certamente di una prova importante nel percorso di crescita e formazione dei nostri alunni che, lo ribadisco, devono riuscire a gestire le emozioni, così da non arrivare all’esame carichi di ansie e tensioni”. Molte volte, infatti, la troppa emozione può influire negativamente sulla prova, non dando la possibilità ai ragazzi di mettere in luce tutte le loro potenzialità e capacità. “Fondamentale - continua - sarà, poi, l’organizzare le giornate di studio e preparazione, da qui all’esame. Utilizzare al meglio quanto appreso e colmare, là dove ci sono, le singole lacune. Studiare con attenzione, senza però dimenticarsi di dormire le ore necessarie e di pranzare e cenare in maniera regolare”.