Cuggiono
Dopo le proteste e la raccolta firme arriva l’apertura dell’Amministrazione: si va verso la sospensione, fino a settembre 2025, dell'aumento applicato ai buoni pasto da gennaio.
Un incontro teso, diretto, senza mezze misure, con parecchi genitori presenti e l’Amministrazione schierata con il sindaco Giovanni Cucchetti, l’assessore al bilancio Sergio Berra, l’assessore al sociale Serena Longoni, ma anche i consiglieri Marco Testa e Rosalba Mangialardi. Nelle fasi iniziali, dopo le scuse per la mancata comunicazione per tempo, il sindaco cuggionese ha sottolineato la delicatezza e difficoltà nel redigere il bilancio comunale: “le motivazioni degli aumenti dei costi dei buoni pasto per i servizi scolastici son legate alla difficoltà di gestire gli aumenti per l’amministrazione; già ora dovremo prestare attenzione nella gestione dei costi energetici, il taglio alle manutenzioni stradali e alle pulizie degli immobili comunali”. In finale di serata la proposta per venire incontro ai genitori con due modalità: o sospensione dell’aumento intervenuto a gennaio (da 5,8 euro a bambino a 6,5 euro a bambino) fino a settembre, oppure la riduzione fissa dei costi per il secondo e terzo figlio pari al 5% del costo del buono. “Alla luce di quanto è emerso durante la riunione è chiaro a tutti che la decisione di aumentare il costo pasto della mensa è stato dettato dalla necessità del Comune di recuperare liquidità per far fronte a spese comunali che hanno superato i costi preventivati ma che è ormai chiaro non sono strettamente legati al costo del pasto in sè - il duro commento dei genitori, arrivato con una lettera ufficiale - Come da Voi dichiarato è stata una scelta politica, non casuale ma a detta dei presenti ben ponderata. In un paese che purtroppo sta andando via via morendo la politica comunale dovrebbe essere quella di una ricerca della rinascita guardando con lungimiranza al futuro e il nostro futuro sono i bambini e le famiglie che le mettono al mondo e cercano di crescerli al meglio. Nella scuola, nella famiglia, nel sostegno alla famiglia il Comune dovrebbe investire. Preghiamo il Comune di rivalutare al meglio le decisioni in merito e di pensare non solo al modo di recuperare ad una decisione presa e messa in atto in modo sbagliato che ha fatto arrabbiare tutti, ma pensare e metter in atto piani volti a spingere le famiglie a rimanere a Cuggiono a investire nel proprio paese e che sostengano in qualche maniera anche le famiglie con due genitori che lavorano”. A giorni si arriverà alla ‘quadra’ ma l’ipotesi ora più realizzabile è la sospensione, fino a settembre, dell’aumento di gennaio.