Gli studenti del "G. Torno" di Castano hanno partecipato all'iniziativa "Le arance della salute" della Fondazione Airc.
Che le arance siano uno scrigno di nutrienti preziosi per la nostra salute è cosa ben nota a tutti: custodiscono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e favoriscono il funzionamento del sistema immunitario e dell’apparato cardiocircolatorio; aiutano a combattere la pressione alta e a tenere sotto controllo l’assorbimento di zuccheri e colesterolo; contribuiscono a prevenire i disturbi della vista e l’osteoporosi. Meno nota è forse la loro capacità di ridurre – attraverso un particolare concentrato vitaminico – il rischio di formazione di cellule tumorali: lo affermano gli scienziati della Fondazione Airc, che da sessant’anni costituisce il principale polo privato di finanziamento della ricerca oncologica indipendente in Italia e s’impegna a diffondere una corretta informazione sui risultati ottenuti, sulla prevenzione e sulle prospettive terapeutiche. Un’attività costante e concreta, resa possibile anche grazie ai milioni di volontari e sostenitori che quotidianamente partecipano alla battaglia contro il cancro animando iniziative di raccolta fondi di portata nazionale. La più recente, giunta quest’anno alla sua trentacinquesima edizione, si è svolta nelle giornate di venerdì 24 e sabato 25 gennaio e ha avuto come protagoniste proprio le arance: i volontari Airc sono scesi nelle piazze italiane per distribuire reticelle di arance rosse, barattoli di marmellata d’arancia rossa di Sicilia Igp e vasetti di miele di fiori d’arancio, così da devolvere il ricavato alla ricerca di cure oncologiche sempre più efficaci e allo studio di nuovi strumenti e strategie che possano prevenire e diagnosticare precocemente i tumori. L’iniziativa, a buona ragione intitolata “Le arance della salute”, ha parallelamente mobilitato gli insegnanti e gli alunni delle scuole primarie e secondarie: tra queste non è mancato l’istituto “G. Torno” di Castano Primo, che dal 2022 si adopera nella lotta contro le malattie oncologiche all’interno del più ampio progetto di educazione alla salute e di cittadinanza attiva “Cancro io ti boccio”. Promosso dalla Fondazione Airc in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, “Cancro io ti boccio” vuole diffondere anche tra i più giovani la cultura scientifica e la consapevolezza di quanto l’adozione di stili di vita sani – come il rifiuto del fumo di sigaretta e dell’abitudine al consumo di alcol o la scelta di una corretta alimentazione – possa rivelarsi determinante nella riduzione dello sviluppo di cellule tumorali nell’organismo. "La salute è un bene pubblico: la scuola, attraverso attività curriculari ed extracurriculari, ha il dovere di trasmettere ai ragazzi quella cultura della prevenzione che permette a ciascuno di noi di prendersi cura di sé stesso e degli altri - ha affermato la professoressa Mariacarla Zoia, coordinatrice del progetto insieme ai docenti Matteo Chiodini, Giorgia Vancini e Giovanni Coci - Partecipare alla distribuzione dei prodotti solidali Airc significa aver compreso appieno che la bontà dell’arancia è duplice: risiede non solo in quelle intrinseche virtù che ne fanno un frutto essenziale in una dieta ricca nutrienti preziosi per l’organismo, ma anche nella sua capacità estrinseca di sostenere e dare continuità al lavoro di oltre 5400 medici e ricercatori nella lotta contro il cancro".