L'evento vedrà un ricco programma di proiezioni cinematografiche gratuite che rappresentano al meglio il suo stile unico e il suo umorismo inconfondibile.
Tutto pronto al Teatro Lirico-Giorgio Gaber di Milano dove, giovedì 19 dicembre, andrà in scena l’evento ‘Omaggio a Pozzetto’. L’intero pomeriggio e tutta la serata, in un’iniziativa patrocinata e sostenuta dalla Regione Lombardia, saranno dedicati a celebrare la straordinaria carriera dell’attore lombardo. “Ne esalteremo il talento e lo ringrazieremo - spiega Matteo Forte, direttore del Teatro Lirico – per i momenti indimenticabili che ha saputo regalarci durante il suo percorso professionale”.
“Sarò presente – aggiunge il presidente della Regione, Attilio Fontana – per abbracciare un amico e confermargli, ancora una volta, quanto apprezzata sia stata la sua eccezionale carriera non solo dai lombardi, ma da tutti gli italiani”.
“Renato Pozzetto - sottolinea l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso - è un simbolo della Lombardia: dai suoi esordi nel cabaret ai film che hanno fatto la storia del nostro cinema, ha sempre mantenuto un legame profondo con la nostra regione, che resta il suo punto di riferimento”.
‘Omaggio a Renato Pozzetto’ vedrà un ricco programma di proiezioni cinematografiche che rappresentano al meglio il suo stile unico e il suo umorismo inconfondibile.
Il programma della giornata prevede alle ore 14 ‘È arrivato mio fratello’, alle ore 16,30 ‘Un povero ricco’ e, alle ore 20, ‘Il ragazzo di campagna’ (proiezione che ha già fatto registrare il ‘tutto esaurito’). L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria sul sito del Teatro Lirico di Milano.
Il momento clou sarà la proiezione serale de ‘Il ragazzo di campagna’, introdotta da un dialogo tra il critico cinematografico Gianni Canova e il giornalista Giorgio Terruzzi, autore del libro ‘Ne uccide più la sciarpa che la gola’, dedicato proprio a Pozzetto. La collaborazione artistica di Canova garantirà un approfondimento unico sull’opera di Renato Pozzetto e sulla sua straordinaria capacità di raccontare la società italiana attraverso il sorriso.