Il senatore della Lega ha presentato la manovra che andrà in approvazione: un'idea di rilancio per il Paese e per il suo tessuto produttivo.
Durante un incontro con gli imprenditori organizzato da Confcommercio Alto Magentino, il senatore della Lega Massimo Garavaglia ha offerto una riflessione ampia e incisiva sul ruolo e la trasformazione delle associazioni di categoria, invitando a superare vecchi schemi per abbracciare una visione più imprenditoriale e dinamica. Garavaglia ha sottolineato come Confcommercio non debba più essere vista solo come una semplice associazione di commercianti, ma piuttosto come un’organizzazione radicata sul territorio, capace di generare valore e di promuovere eccellenze locali. "Non si tratta solo di gestire feste di paese o eventi locali, ma di fare sistema, coinvolgendo soci e non soci e operando in un contesto di competitività e innovazione", ha affermato. Un parere più volte condiviso, anche in altre iniziative dal direttore Simone Ganzebi. Il tema dell’incontro, presso la sede magentina, è stata occasione per riflettere sulla nuova legge di Bilancio che lo Stato Italiano si appresta a varare. Il senatore Massimo Garavaglia, intervenendo davanti agli imprenditori di Confcommercio Alto Magentino, ha tracciato un’analisi puntuale delle criticità e delle possibili soluzioni del sistema tributario italiano. Al centro del suo discorso, un messaggio chiaro: ripensare il fisco in un’ottica integrata che tenga conto di chi paga le imposte, di chi le utilizza e dell’efficienza complessiva del sistema. Garavaglia ha sottolineato come il sistema fiscale italiano mostri diverse inefficienze strutturali: - Accertamenti inefficaci: gli esiti delle contestazioni dell’Agenzia delle Entrate portano a successi solo nel 50% dei casi, dimostrando la fragilità dei controlli. - Riscossione bloccata: lo Stato ha un “magazzino fiscale” di ben 1.300 miliardi di euro da riscuotere, una cifra pari a dieci volte il costo del sistema sanitario nazionale. Questo dato evidenzia il divario tra le risorse potenziali e quelle effettivamente incassate. Un esempio virtuoso di semplificazione è stato illustrato con il caso della domiciliazione del bollo auto introdotta in Lombardia ai tempi della giunta Maroni. Tale misura, accompagnata da uno sconto iniziale del 10%, ora salito al 15%, ha dimostrato che agevolare i contribuenti non solo riduce il rischio di dimenticanze, ma garantisce anche maggiori entrate per la regione. "La maggior parte dei cittadini è onesta e vuole pagare, ma ha bisogno di essere aiutata con strumenti semplici e pratici", ha affermato il senatore. Garavaglia ha sottolineato che una variabile cruciale per lo sviluppo economico è il tasso d’interesse, fortemente influenzato dallo spread e dalla percezione internazionale della credibilità italiana. Ridurre il divario con Francia e Germania consentirebbe tassi più bassi, favorendo sia gli investimenti pubblici che privati. Tuttavia, ha precisato che mentre la Francia si avvantaggia da decenni di una bilancia commerciale positiva, l'Italia può contare sulla flessibilità del proprio sistema economico, una risorsa fondamentale per adattarsi ai cambiamenti globali. Il discorso di Garavaglia ha messo in evidenza l’urgenza di un sistema fiscale più semplice, trasparente e credibile, capace di supportare sia le imprese che i cittadini. Il senatore ha mostrato fiducia nella capacità dell’Italia di sfruttare la propria flessibilità economica per affrontare le sfide globali, puntando su un fisco che non sia solo uno strumento di prelievo, ma un motore di crescita e di sviluppo.