Milano / Malpensa
Un DAE al Gavinelli
Sabato mattina, alle ore 11, al campo sportivo Gavinelli di Legnano sarà inaugurato un nuovo defibrillatore, per i ragazzi che usano il campo.
Il dispositivo è stato donato alla città dal Panathlon Club La Malpensa, che ha utilizzato parte del contributo annuale che riceve dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate per questa importante iniziativa.
Per garantire sicurezza e preservare l’integrità del dispositivo, il defibrillatore è stato posizionato all’interno della struttura. Una scelta dettata dai recenti episodi di furto che hanno colpito la città, con sei dispositivi rubati, di cui uno messo in vendita su internet e gli altri ritrovati in condizioni precarie nei prati attorno alla città. “Abbiamo deciso di collocarlo il più vicino possibile al campo di gioco, ma al sicuro, per evitare che diventi vittima di atti vandalici o criminali”, ha spiegato Sergio La Torre, presidente del Panathlon Club La Malpensa.
“La sicurezza è un valore che dobbiamo coltivare insieme, e iniziative come questa dimostrano come, unendo le forze, possiamo fare davvero la differenza”, ha dichiarato Roberto Scazzosi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.
Il campo sportivo, situato nel quartiere San Paolo in via Arezzo, dove verrà posizionato il nuovo defibrillatore è intitolato al giornalista scomparso prematuramente e ospita le attività delle squadre giovanili di rugby locali. Negli anni è diventato un luogo centrale per la comunità sportiva legnanese.
Il presidente del Panathlon Club La Malpensa, Sergio La Torre, ha spiegato come l’acquisto del defibrillatore sia nato da una richiesta avanzata da Carlo Bandera, presidente dell’Associazione Società Sportive Legnanesi. “Abbiamo individuato il campo Gavinelli come luogo ideale per questa attrezzatura salvavita e abbiamo provveduto a donarlo alla città”, ha dichiarato La Torre.
L’iniziativa fa parte del più ampio “Progetto 60 mila vite da salvare”, sostenuto dal Panathlon Club Malpensa e nato dall’idea di un gruppo di professionisti sanitari dell’Altomilanese. Il progetto mira a contrastare il fenomeno della morte cardiaca improvvisa attraverso la diffusione della cultura dell’emergenza e della defibrillazione precoce. La sua origine è legata alla tragica scomparsa di Marco Bandera, uno studente di 19 anni che nel 2001 perse la vita durante una partita di calcetto nella palestra dell’Istituto Bernocchi di Legnano. Da quel drammatico evento è nata la volontà di sensibilizzare e dotare le strutture sportive degli strumenti necessari per salvare vite.
“Questo progetto rappresenta un valore aggiunto importante per la comunità”, ha spiegato La Torre. “Grazie al contributo della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, non solo abbiamo potuto acquistare il defibrillatore, ma anche sostenere borse di studio, come nel caso della Liuk, e altri materiali utili alle associazioni sportive”.
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