Tovaglieri: "La Commissione prenda atto di questo fronte pragmatico e coeso e faccia retromarcia sia sul ban motori sia sulle multe per le case automobilisti".
“Davanti a un’adesione così ampia e trasversale, la Commissione UE dovrà ascoltare il nostro appello. Le sottoscrizioni alla mia interrogazione contro lo stop ai motori a combustione dal 2035 - che hanno raggiunto quota 54 eurodeputati di 13 Paesi, appartenenti a 5 gruppi parlamentari (PfE, ECR, PPE, ESN, NI) e 21 partiti nazionali - dimostrano chiaramente quanto siano sentite e diffuse le preoccupazioni in Europa per il futuro della nostra industria automobilistica a seguito delle folli politiche green imposte da Bruxelles. La Commissione prenda atto di questo fronte pragmatico e coeso e faccia retromarcia sia sul ban motori sia sulle multe per le case automobilisti che non saranno in grado di ottemperare ai nuovi limiti di emissioni introdotti dal 2025 con il Regolamento 2019/631. Limiti che quasi nessuno, a cominciare da Stellantis, è in grado di rispettare, se non riducendo ulteriormente la produzione di auto tradizionali a vantaggio di quelle elettriche, che però restano invendute dopo che l’illusione dell’elettrico è andata in frantumi, bocciata senza appello dal mercato. Un cortocircuito assurdo che impone una retromarcia immediata, come chiedo nell’interrogazione, per salvare gli stabilimenti che non hanno ancora chiuso, decine di migliaia di posti di lavoro, la stabilità sociale e l’autonomia strategica dell’Ue”.
Così in una nota l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri, componente della Commissione Industria del Parlamento europeo.