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Sapori

La tradizione del Pan dei Morti

Il 2 novembre si celebra la commemorazione di tutti i fedeli defunti, giornata comunemente detta "il Giorno dei Morti", in Italia è diffusa l'usanza di preparare dolciumi tipici del periodo chiamati "dolci dei morti".

Il 2 novembre si celebra la commemorazione di tutti i fedeli defunti, giornata comunemente detta "il Giorno dei Morti", in Italia è diffusa l'usanza di preparare dolciumi tipici del periodo chiamati "dolci dei morti" per onorare i defunti e, idealmente, dare loro ristoro a tavola nel giorno a loro consacrato. In alcune zone della Lombardia è diffuso il Pan dei Morti, una specie di pane basso a base di biscotti secchi, frutta secca, cacao e spezie, che ha una storia molto antica.

Il culto dei morti ha origini nella preistoria, lo testimoniano anche le Incisioni rupestri della Val Camonica in cui sono raffigurati riti riferibili all’accompagnamento dei defunti nell’aldilà, servivano ad alleviare le sofferenze dei morti e a favorire i loro influssi positivi sui vivi. Fin dall’antichità, le celebrazioni si tenevano a cavallo tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre, giorni, secondo la mitologia di molti popoli antichi, legati al Diluvio, una grande inondazione mandata da una o più divinità per distruggere la civiltà come atto di punizione all’umanità. Sono i giorni in cui, secondo il racconto di Mosè, avvenne il Diluvio universale narrato nella Genesi.

Ogni regione d’Italia celebra il cosiddetto "Giorno dei Morti" con proprie tradizioni. Secondo una comune credenza, la notte fra l’1 e il 2 novembre i morti tornerebbero nel mondo dei vivi: in Lombardia, è diffusa la tradizione contadina di lasciare in cucina un vaso d’acqua fresca, accanto al Pan dei Morti e ad altri due dolci meno elaborati, le Ossa dei Morti e le Fave dei Morti, per ristorare le anime dei defunti di ritorno dal lungo viaggio dall’aldilà.

Sembra che la prima versione del Pan dei Morti risalga all'antica Grecia: un pane che si otteneva da una ricetta a base di acqua, farina e uva passa, veniva donato alla dea Demetra perché assicurasse un buon raccolto. Il dono di pane, dolci e frutta ai poveri del villaggio in questo periodo era diffuso anche in epoca romana.

La ricetta di questo dolce, come oggi è conosciuto, è legata alla cultura contadina e alle tradizioni popolari lombarde: il dono del Pan dei Morti, alle anime dei defunti, di ritorno nella notte tra l’1 e il 2 novembre nelle case in cui avevano vissuto, segue il ciclo del raccolto. Oggi si prepara in casa, ma è assai diffuso anche nelle panetterie e pasticcerie del territorio.

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